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L’episodio del gol annullato a Sergio Floccari con l’ausilio del VAR, la preoccupante mezz’ora iniziale della SPAL e il momento di grazia di Fabio Quagliarella sono stati gli argomenti principali toccati a fine partita sia da Marco Giampaolo sia da Leonardo Semplici nella loro parole post partita.

LEONARDO SEMPLICI
Oggi abbiamo fatto venti minuti iniziali veramente brutti, forse è stata la peggior partita della stagione contro un avversario con valori superiori a noi. I due gol sono stati dei regali. Sotto 0-2 abbiamo cercato di reagire, tornando al 352 che è il modulo con cui ci esprimiamo abitualmente. Da quel momento abbiamo fatto la partita che dovevamo fare e avremmo potuto arrivare in porto con un risultato diverso, ma gli episodi ci hanno condizionato in maniera negativa, facendoci perdere lucidità nel finale, anche se i ragazzi hanno dato tutto, buttando il cuore oltre l’ostacolo. Episodi del genere possono compromettere una partita e dispiace perché per squadre come noi un punto in più o in meno può fare la differenza. Ora mi auguro che chi di dovere analizzi quanto successo e stabilisca se è stato corretto o meno. Rispetto alla partita con la Fiorentina forse quella di oggi è stata anche una situazione peggiore, perché pare che sia stato fischiato un fuorigioco di Petagna che però nemmeno partecipa all’azione. Il problema, purtroppo, non è il singolo episodio, ma la diversità di giudizio che può venirsi a creare tra partite della stessa giornata e di giornate diverse. Dispiace perché ci sono professionisti all’altezza per prendere quelle decisioni e non vorrei commentare. Ma non perché vada tutto bene, anzi sono molto arrabbiato. Io però devo solo pensare a migliorare la squadra, facendo notare come ultimamente siamo un po’ sfortunati in certe occasioni. Se iniziamo a pensare che ci sia un complotto o qualcosa di particolare contro di noi, sbagliamo e ci facciamo del male da soli. Nonostante la rabbia, questo è il calcio di oggi e noi dobbiamo solo pensare al campo, ad allenarci, per cercare di essere più bravi per poter sopperire a certe cose. Se nella prima mezz’ora, ad esempio, avessimo fatto meglio, l’episodio avrebbe inciso meno sul risultato finale. Noi pensiamo a quello che possiamo migliorare, poi alle questioni esterne ci penseranno gli addetti ai lavori e la società“.

La partita l’avevamo preparata per giocare con un 3421, ma la posizione di Fares nel primo tempo non è mai stata quella che volevamo e faticavamo molto ad accorciare, permettendo loro di poter giocare la palla in profondità con grande facilità. Credo però che, prima che tattico, sia stato un problema di atteggiamento, di mentalità. Nel secondo tempo, col ritorno al 352 siamo andati meglio, facendo un altro tipo di gara. Mi dispiace molto, perché consideravo questa una delle finali che ci aspettano da qui a fine anno. Dobbiamo andare avanti consapevoli che ci saranno difficoltà, ma che abbiamo i mezzi per raggiungere l’obiettivo. Jankovic? L’ho inserito perché speravo potesse inventare qualcosa col suo sinistro e i suoi dribbling; chiaramente ha una condizione fisica ancora lontana da quella ideale, ma piano piano contiamo ci dia l’apporto in cui speriamo. Su Quagliarella cosa volete che vi dica, è un grandissimo giocatore, che con noi si esalta: sono questi i giocatori che fanno la differenza”.

MARCO GIAMPAOLO
La squadra ha avuto un approccio straordinario, eravamo in palla, molto motivati e i tre davanti sono stati un pericolo costante. Fabio (Quagliarella) ha fatto due capolavori, ma potevamo segnare anche altri gol. È stata una prova di maturità, avevo chiesto di giocare con ambizione. Nel secondo tempo, invece, la partita si è un po’ ‘sporcata’ dal punto di vista tecnico e, nonostante la SPAL sia più brava a giocare un certo tipo di partite, siamo stati bravi. Io l’episodio del gol annullato a Floccari non l’ho rivisto. Prima della partita il quarto uomo ci aveva avvisato che ci sarebbe stata una comunicazione dilatata dal punto di vista dei tempi, visto che dovevamo utilizzare i walkie talkie anziché gli auricolari e penso lo sapessero anche nella panchina della SPAL. Poi quando l’arbitro va a rivedere le immagini è inutile protestare, non credo che un arbitro possa sentirsi condizionato in quei momenti. L’errore umano poi è assolutamente possibile, ma se andiamo a guardare le cose rispetto al passato, le ‘maialate’ che si vedevano prima oggi sono molto meno frequenti. Quagliarella si è fermato, credo in tempo, quando ha sentito un leggero problema muscolare. Cosa gli sta permettendo di fare la differenza così alla sua età? Ovviamente è stato fortunato nel ritrovare me, visto che sono tre anni che va in doppia cifra, mentre prima non gli succedeva (ride, ndr). A parte le battute, Fabio ha la maturità e l’esperienza che si raggiungono a trentasei anni dopo aver giocato in grandi squadre con grandi campioni e lui cerca di mettere queste cose a disposizione dei suoi compagni. Ha capacità di smarcamento che in Italia possono avere in pochi”.