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La sfida della Sardegna Arena metterà di fronte alla SPAL un altro ostacolo da non sottovalutare nella corsa alla seconda salvezza consecutiva. Se guardiamo al tasso tecnico a disposizione di Rolando Maran, notiamo come il Cagliari, a questo punto del campionato, si trovi in una posizione forse un po’ al di sotto di quello che avrebbe potuto ottenere, annoverando in rosa giocatori come Pavoletti, João Pedro o Barella.

Quella che sembra essere mancata al Cagliari è l’efficacia in fase offensiva: i sardi hanno infatti realizzato finora appena 28 gol (uno in più della SPAL) con un dato in termini di gol attesi (xG) di 31.31, il penultimo della massima serie. Tutto questo certifica le difficoltà degli uomini di Maran nel costruire palle gol. Per quanto riguarda invece la fase di non possesso, il dato dei gol subiti (42) è di 9.35 inferiori a quelli che la squadra avrebbe dovuto concedere (51.35) in termini di gol attesi contro (xGA). Questa differenza è in parte spiegabile con la buona stagione che sta avendo Cragno, il portiere rossoblù. Fra l’altro, proprio il lancio lungo di Cragno è uno dei sistemi spesso utilizzati dalla squadra di Maran in fase di costruzione, allo scopo di raggiungere subito la metà campo avversaria per giocare sulle seconde palle.

[elaborazione di Calcio Datato su dati WyScout]
Il Cagliari può utilizzare questa alternativa alla costruzione ragionata grazie anche alla presenza di giocatori offensivi di impatto fisico, forti nel gioco aereo, come ad esempio Pavoletti. L’ampiezza viene solitamente demandata agli esterni bassi, in particolare a destra dove opera Srna (che però sarà squalificato per questo match).

via Gfycat

[Azione offensiva del Cagliari che comincia con un lancio lungo per andare poi a giocare la seconda palla nell’altra metà campo. La rifinitura viene affidata a Srna]

Il croato è una sorta di vero e proprio regista esterno: le azioni offensive dei rossoblù passano infatti spesso dai suoi piedi, per cui la sua assenza rappresenta una buona notizia per la SPAL, al pari di quanto lo è quella di Lazzari sul fronte opposto.

[elaborazione Whoscored.com]
Per il resto, dal punto di vista tattico, il Cagliari ripercorre in parte le orme del Chievo di Maran, vale a dire quelle di una squadra che gioca per vie centrali cercando di sfruttare il rombo di centrocampo che poggia sul play basso e sul trequartista. In quest’ultima posizione ha trovato spazio Barella. L’interno della nazionale è infatti impiegato da Maran come 10 atipico, col compito di inserirsi in zona gol e di sostenere gli avanti rossoblù (1.19 passaggi chiave a partita).

L’utilizzo di un giocatore non solo di qualità ma anche di quantità in quella posizione permetterà al Cagliari di aumentare la pressione nei confronti di Missiroli: perciò la SPAL dovrà prestare la massima attenzione nella fase di costruzione per evitare di perdere il pallone in zone di campo potenzialmente pericolose.

 

Michele Tossani, classe 1978, analista tattico già collaboratore di realtà importanti come Rivista Undici e Il Napolista. Nel 2018 ha inaugurato il suo blog personale, La Gabbia di Orrico. Interviene anche su Radio Sportiva e Italia7, ed è autore di libri, tra cui “L’altro Mago. Mourinho dopo Herrera” edito da Limina.



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