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La Ferrara dei canestri è in fibrillazione in questi giorni. Un popolo pieno di passione e di dedizione verso la palla a spicchi che negli ultimi anni ha vissuto stagioni emozionanti, ma anche piene di affanni. Non si è trattato tanto di risultati, ma di progettualità. Il tifoso del Kleb navigava a vista, proprio come la società che amava, perché non c’era un progetto sportivo a lungo termine e sembrava mancare anche quella dose di passione che ha mantenuto vivo e intatto lo zoccolo duro della tifoseria biancazzurra, che ha superato tante delusioni solamente per amore verso questo sport e questi colori. E ora finalmente intravede la luce in fondo al tunnel.

Sì, perché fu proprio a Scafati, un anno fa, che Francesco D’Auria si interessò alle sorti del Kleb Basket Ferrara. In quei giorni di permanenza in terra campana, fu una sorta di Cicerone per lo staff del club al tempo guidato da Bulgarelli: in fondo quelli erano i suoi luoghi d’origine e D’Auria si prodigò nel consigliare luoghi dove soggiornare, cibarsi, rilassarsi in attesa delle partite. Le voci intanto cominciarono a diffondersi nell’ambiente, e poco dopo ci fu l’annuncio dell’acquisto delle quote societarie del Kleb. Tanta diffidenza iniziale, com’era giusto che fosse (e lo ricorda sempre anche lo stesso D’Auria), ma con il passare dei mesi l’uomo prima che il presidente ha saputo farsi apprezzare per le sue scelte, per la sua disponibilità, per la sua convinzione, per la sua ambizione, per le sue idee.

E ora il tifoso ferrarese può finalmente sognare. Magari la Serie A in tre anni? Difficile da dire, intanto sui social piovono messaggi di sostegno alla società: “Progettualità. Non ero più abituato a questa parola – ricorda Matteo Bellonzi, storico supporter e membro del Sesto Uomo – c’è tanta positività nell’ambiente“. Gli fa eco la maggior parte della tifoseria: “Nell’ultimo decennio non ricordo di aver vissuto un’estate così serena – ammette Paola – mesi passati nel timore di non rivedere in autunno la pallacanestro nella mia città. Grazie presidente perché sei un uomo di parola e sei determinato a realizzare i tuoi progetti, che coincidono perfettamente con i nostri desideri“. E ancora: “Credo che a prescindere dal budget a disposizione – sostiene Fabio – sia l’intelligenza sportiva la qualità fondamentale. Se non c’è questa gli sponsor non si avvicinano“. Invece i nuovi partner si stanno avvicinando eccome alla realtà del Kleb, tant’è che in questi giorni il main sponsor dovrebbe essere finalmente annunciato. “Adesso è ora di unire le forze e di pensare al bene del basket e non al proprio orticello, – chiosa Stefano – bisogna smetterla di disperdere risorse e fare il bene di questa squadra e di questa società, fatta di gente preparata e appassionata“.

Giovedì l’annuncio ufficiale del ritorno come direttore sportivo di John Ebeling, intanto anche Franco Del Moro – nuovo direttore generale – è già entrato a piene mani nel mondo Kleb. A stretto giro di posta dovrebbe farlo anche Luigi Terrieri, che vestirà i panni di segretario generale. Un’organigramma serio e strutturato. Poi la squadra: Fantoni, Zampini e Campbell, questi i nomi sicuri dai quali si ripartirà. Per l’americano è infatti quasi fatta per il rinnovo di contratto, fortemente voluto da coach Leka. Il Kleb ha innestato la prima e ora vuole accelerare: la Ferrara della palla a spicchi può tornare a sognare in grande.



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