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Nonostante le dichiarazioni poco rassicuranti da parte di Francesco Colombarini sulla sua posizione, Leonardo Semplici si è presentato come al solito ai microfoni della stampa per commentare la sconfitta contro il Sassuolo.

Sinceramente non ho parlato con nessuno della società e comunque si tratta di cose che non dipendono da me. La partita l’avevamo preparata in una certa maniera, tenendo conto della loro bravura nel palleggio. Siamo stati discreti nel primo tempo, tenendo le giuste distanze, aggredendo e ripartendo bene fino all’episodio del rigore. Dopo abbiamo accusato a livello mentale, faticando a riproporci e lasciando troppi spazi, soprattutto alle loro individualità sugli esterni, e questo ci ha condannati. Peccato, perché potevamo portare a casa un risultato che ci sarebbe servito enormemente”.

Il cambio di Valdifiori è stata una scelta che in quel momento poteva essere difficile e che, col senno di poi, è andata male. In panchina non avevo gente che potesse ripartire, mancavano solo cinque minuti e ho cercato di portare a casa il punto inserendo un giocatore che con esperienza e palleggio potesse farci salire un po’. Cambiare l’inerzia però era quasi impossibile a quel punto della partita”.

Credo che la partita di oggi sia lo specchio della stagione perché, dopo aver fatto discretamente, con il rigore abbiamo finito per disunirci, commettendo errori che avevamo già visto anche nel primo tempo. Potevamo anche segnare il 2-1, ma queste situazioni negative non è la prima volta che si vedono quest’anno. C’è poi da considerare come alcuni elementi arrivati a gennaio non siano nelle condizioni ottimali per darci le prestazioni che ci aspettiamo, ma non abbiamo tempo per aspettarli e l’unico modo è buttarli dentro e sperare che crescano così“.

Il momento è difficile perché, come dicevo, ieri si è creato un clima da ‘o la va o la spacca’ che a una squadra come la nostra non aiuta per niente. L’obiettivo sappiamo che è difficile, ci sarà da combattere fino alla fine, ma io credo in questo gruppo e non è che una sconfitta o una vittoria segnino il nostro destino. I fischi alla fine li dobbiamo accettare, ma mi auguro che già da sabato, come hanno sempre fatto, i nostri tifosi ci seguano, sperando di regalare loro un risultato positivo perché in questo momento è l’unica cosa che conta”.

L’abbraccio con Kevin (Bonifazi) dopo il gol vuol dire tante cose e penso stia a chi l’ha visto interpretarlo. Noi ci siamo, sappiamo delle difficoltà che abbiamo e che i risultati non ci stanno dando ragione, ma ci crediamo perché il gruppo è compatto e insieme cercheremo di raggiungere l’obiettivo”.



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