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A poco più di un mese di distanza dalla chiusura della sessione invernale di calciomercato (era lo scorso 31 gennaio), il primo bilancio delle operazioni in casa SPAL non è dei più entusiasmanti: con Dabo e Cerri fuori servizio per la maggior parte del tempo a causa di infortuni, Castro lontano dagli standard attesi e un Bonifazi che ha scontato un inizio da incubo, l’unica nota lieta probabilmente è stato l’innesto d’esperienza di Zukanovic.

Vale quindi la pena rimpiangere, anche solo un po’, i giocatori che hanno lasciato Ferrara? Probabilmente no, ma è comunque il caso di dare un’occhiata al loro primo mese (o più, in un paio di casi) di prestazioni con le nuove maglie.

GABRIELE MONCINI (1996), attaccante
ceduto a titolo definitivo il 7 gennaio al Benevento (serie B)
Qualche numero: 7 presenze, 2 gol, 1 assist, con le ultime 4 apparizioni consecutive da titolare. Ha collezionato 337 minuti di gioco su 630 potenzialmente disponibili.
Come sta andando: piuttosto bene, considerato anche che due dei suoi gol (contro Cittadella e Spezia) si sono rivelati decisivi. Ad aiutarlo c’è senz’altro una squadra che sta letteralmente frantumando la concorrenza e gioca con la sicurezza e la tranquillità di chi ha un margine di 17 punti (!) sulla seconda in classifica. Viene impiegato come terminale offensivo centrale, supportato da due giocatori dinamici e creativi come Sau e Roberto Insigne. Di fatto ha soffiato il posto da titolare al più esperto Coda (1988), che a fine stagione lascerà il Benevento per scadenza di contratto.

[Moncini a segno contro lo Spezia nell’ultimo turno di serie B]

JASMIN KURTIC (1989), centrocampista
ceduto in prestito con obbligo di riscatto il 9 gennaio al Parma
Qualche numero: 523 minuti giocati su 540 potenzialmente disponibili, 1 assist a referto nel match pareggiato a Cagliari.
Come sta andando: senz’altro meglio rispetto ai primi quattro mesi di questo campionato, ma non ci voleva poi così tanto. D’Aversa lo ha schierato soprattutto come attaccante esterno nel suo 433, ma in alcune occasioni lo ha arretrato a centrocampo per affiancare Hernani e Brugman. A conferma di quanto le motivazioni facciano la differenza, finora a Parma si sono riviste quelle doti di forza e leadership che ne avevano fatto uno dei protagonisti della SPAL 2018-2019. Doveva semplicemente cambiare aria per ritrovarsi, come spesso gli è accaduto in carriera. Essere capitato in una squadra che funzionava già bene di suo lo ha senz’altro agevolato nel processo di inserimento.

 

[assist di Kurtic in Cagliari-Parma, col suo classico movimento a rientrare]

IGOR JULIO DOS SANTOS (1998), difensore
ceduto in prestito con obbligo di riscatto il 31 gennaio alla Fiorentina
Qualche numero: 2 apparizioni da titolare e 1 da subentrato, in campo per 197 minuti su 360 potenzialmente disponibili.
Come sta andando: tutto sommato bene, per quanto il suo processo di inserimento sia da considerare ancora in corso. Iachini l’ha subito gettato nella mischia per sopperire a delle assenze pesanti in difesa e l’impatto non è stato morbidissimo, visto che sono arrivate due sconfitte (con Juventus e Atalanta) nelle prime due apparizioni. Con il rientro dell’esperto Caceres ha faticato a trovare spazio, anche se nel match contro il Milan è stato inserito a partita in corso per fare il terzino dopo l’espulsione di Dalbert. Finora a Firenze non ha ancora mostrato alcune delle gravi amnesie esibite a Ferrara.

MARKO JANKOVIC (1995), trequartista/attaccante
ceduto in prestito con diritto di riscatto il 31 gennaio al Crotone (serie B)
Qualche numero: 2 apparizioni da subentrato, per un totale di 48 minuti su 450 potenzialmente disponibili, 1 ammonizione.
Come sta andando: per ora semplicemente non sta andando, confinato nel ruolo da sostituto nella mezz’ora finale di partita, nella migliore delle ipotesi. Il Crotone di Stroppa viaggia abbastanza bene (43 punti in 26 partite, terzo in classifica a -3 dal Frosinone) e nel 352 ben oliato del tecnico lombardo potrebbe essere complicato ricavare uno spazio significativo per il montenegrino, che finora è stato impiegato da seconda punta al fianco di Simy. Dalla Calabria fanno sapere che dà l’impressione di poter fare molto, ma finora si ricorda solo una sciocca ammonizione nel finale di partita col Pescara per un fallo totalmente senza senso.

[Jankovic in cerca di guai a partita ormai ampiamente conclusa]

ALBERTO PALOSCHI (1990), attaccante
ceduto in prestito il 31 gennaio al Cagliari
Qualche numero: 3 presenze, 1 da titolare, per un totale di 96 minuti su 360 potenzialmente disponibili. 0 gol, 0 assist.
Come sta andando: non sta regalando grandi emozioni, per quanto sia ancora all’inizio della sua esperienza in rossoblù. Ora che Rolando Maran, suo estimatore dai tempi di Verona, è stato esonerato c’è da capire se il suo minutaggio ne risentirà. Nell’unica apparizione da titolare, domenica scorsa contro la Roma, ha profondamente deluso, collezionando una lunga serie di 5 in pagella da parte delle testate nazionali. Ha come attenuante l’essere sbarcato a Cagliari nel momento peggiore della stagione: i sardi non vincono da 11 partite e ora vanno incontro a una potenziale rivoluzione tecnica. Secondo gli addetti ai lavori, Paloschi rischia di scivolare in una qualche forma di oblio, stretto com’è dalla concorrenza di Simeone e dall’ascesa di Gaston Pereiro, anch’egli arrivato a gennaio.



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