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La SPAL rimane nei quartieri alti della classifica, ma continua ad avere qualche problema con le partite in trasferta. Dopo un primo tempo molto sofferto, finito 0-0 per merito di Thiam, i ragazzi di Marino hanno occupato meglio il campo nella ripresa, sfiorando, nel finale, una vittoria che probabilmente li avrebbe premiati decisamente oltre i loro meriti.

VOTO DI SQUADRA: 5,5 – I dubbi e le incertezze palesati a Cittadella si sono rivisti anche in laguna. La squadra appare in difficoltà contro avversari altamente organizzati e che impostano la partita sul ritmo. Dopo un primo tempo passato in buona parte a rincorrere i giocatori avversari, nella ripresa le cose sono andate un po’ meglio solo perché l’intensità complessiva della partita è scesa. Nota positiva: la solidità della difesa.

THIAM 7 – Se la SPAL chiude il primo tempo sullo 0-0 lo deve al doppio intervento a cavallo del 40’ prima sul tiro da fuori di Mazzocchi e poi sul colpo di testa di Ceccaroni sugli sviluppi del calcio d’angolo conseguente. Nel secondo tempo si deve limitare all’ordinaria amministrazione.

TOMOVIC 6,5 – Il tipo di partita che piace a lui, con un duello fisico continuo contro i due attaccanti veneti. Conferma il suo ottimo stato di forma, anche con le ormai abituali sortite in avanti.

VICARI 6,5 – Vince la concorrenza di Salamon e in mezzo all’area di rigore non sbaglia praticamente nulla. Qualche storia tesa con Bocalon a metà ripresa, ne esce con un cartellino giallo.

SERNICOLA 6,5 – Con lui sul centro-sinistra Marino sempre aver trovato il giusto mix tra fisicità e rapidità nel terzetto difensivo. Molto propositivo anche nei cinque minuti al posto di Dickmann sulla fascia destra.

DICKMANN 5,5 – Al rientro dall’infortunio, non sembra ancora al 100%, anche in termini di sicurezza. Questo penalizza la sua prestazione in fase di spinta. A dieci minuti del termine potrebbe diventare l’eroe della partita, ma da buona posizione non inquadra la porta (dal 44’ s.t. SALAMON s.v. – Entra per rimpiazzare il compagno malconcio).

MISSIROLI 6 – Svolge un compito simmetrico rispetto al compagno in fase difensiva, alzandosi in pressione su Vacca. Nulla di indimenticabile, ma regge anche nei momenti di lungo possesso palla dei lagunari.

ESPOSITO SAL. 6 – La presenza sulla trequarti di Aramu gli crea qualche preoccupazione e, soprattutto nel primo tempo, fatica a trovare le misure in fase difensiva. Finché la pressione del Venezia è alta commette qualche errore in più del solito nel dettare i tempi della manovra.

SALA 6 – Il Venezia, con il 442 in fase difensiva, gli rende la vita difficile, ma lui cerca comunque qualche spunto e alcuni palloni da sinistra arrivano. Peccato che quasi mai ci sia qualcuno pronto a raccoglierli.

DI FRANCESCO 5 – Parte a destra, ma finisce per muoversi lungo tutta la trequarti, senza però accendersi praticamente mai, forse pagando dazio alla stanchezza della terza partita consecutiva in pochi giorni (dal 34’ s.t. BRIGNOLA s.v. – Pochi minuti in cui però crea un paio di giocate interessanti).

FLOCCARI 5,5 – Negli altri reparti la palla viaggia piano e in maniera prevedibile, per cui è costretto a muoversi lontano dall’area di rigore. Nel primo tempo è l’unico che prova a concludere verso la porta, pur senza grossi risultati (dal 34’ s.t. PALOSCHI 5,5 – Ha sul sinistro la palla che avrebbe potuto decidere la partita, ma Lezzerini fa meglio di lui).

D’ALESSANDRO 5 – Marino lo propone qualche metro più avanti, cercando di spremerlo meno in copertura e di sfruttare il suo spunto in velocità negli ultimi metri, ma combina davvero pochissimo (dal 17’ s.t. CASTRO 5,5 – L’unica occasione della partita spallina arriva da un suo colpo di tacco per Paloschi, ma in mezz’ora, con la sua qualità, era lecito sperare in qualcosa in più).

MARINO 5,5 – Il primo tempo della squadra conferma che ci sono ancora problemi, forse dovuti anche alla caratteristiche strutturali del gruppo a suo disposizione. La squadra sembra faticare a leggere le partite in cui gli avversari si propongono di comandare il gioco. Vista la rosa a disposizione e la terza partita in pochi giorni forse avrebbe potuto apportare qualche modifica prima dell’80’.



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