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Che il 2020 sia stato un anno tutt’altro che entusiasmante è un dato di fatto e si può dire che la SPAL l’abbia chiuso, se non altro, in maniera coerente. I biancazzurri hanno infatti inaugurato e concluso con due sconfitte: quella del 5 gennaio con l’Hellas Verona (0-2) e quella del 30 dicembre con il Brescia (2-3).

In mezzo ci sono stati: un cambio in panchina, un campionato di serie A interrotto causa pandemia globale, un avvicendamento tra direttori sportivi, un’orrenda retrocessione, un altro cambio in panchina e un campionato di serie B col calendario iper-compresso in cui si fanno tamponi ogni 48 ore.

L’anno che stiamo per salutare (con una certa soddisfazione) ha visto la SPAL giocare 41 volte tra serie A, serie B e Coppa Italia. Le vittorie sono state appena 10, i pareggi 8, le sconfitte addirittura 23. I gol messi a segno 39 (0,95 a partita), quelli incassati 70 (1,7). I migliori marcatori nell’arco dei dodici mesi sono stati Petagna e Valoti con 6 gol a testa. Valoti è stato il giocatore andato segno più volte al Mazza (5). Petagna, all’inverso, è stato il giocatore più prolifico lontano da Ferrara (4).

L’acquisto più oneroso del 2020 è stato Kevin Bonifazi (11 milioni di euro), che attualmente si trova in prestito all’Udinese e ha discrete possibilità di essere riscattato al termine dell’attuale stagione. La cessione più remunerativa è stata invece quella di Andrea Petagna al Napoli per una cifra che si aggira sui 17 milioni di euro.

Per la seconda volta nell’epoca Colombarini-Mattioli l’anno solare ha visto in panchina tre diversi tecnici. In questo caso Leonardo Semplici, Luigi Di Biagio e Pasquale Marino. L’ultima volta in cui s’era verificata questa eventualità è stato il 2014, con Massimo Gadda, Oscar Brevi e lo stesso Leonardo Semplici. Non si tratta comunque di una rarità, visto che era accaduto anche nel 2011 (Notaristefano, Remondina, Vecchi). Dal 2000 a oggi è anche capitato di vedere quattro allenatori nell’arco di dodici mesi. E’ successo nel 2002 (Perinelli, Melotti, De Vecchi, Sonzogni) e nel 2008 (Buglio, Labardi, Alessio, Dolcetti).

Per quanto il 2020 sia totalmente da dimenticare a livello statistico (56% di partite perse), il bilancio sportivo complessivo della gestione Colombarini-Mattioli rimane assolutamente ragguardevole. Arrivata a 310 partite ufficiali con l’attuale assetto societario la SPAL può vantare 124 vittorie (40%), 79 pareggi (25,5%) e 107 sconfitte (34,5%). L’anno d’oro è stato il 2015 (26 vittorie su 44 partite, con appena 8 sconfitte), seguito a breve distanza dal 2016 (25 vittorie su 46, 10 sconfitte).



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