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La prova fornita in Coppa Italia contro il Sassuolo è stata decisamente buona, agevolata anche da assenze altrui ed episodi favorevoli. Marino può senz’altro annotare dei progressi, soprattutto per quanto concerne l’atteggiamento generale e la capacità di soffrire nei momenti opportuni.

VOTO DI SQUADRA 7,5 – Ok, il Sassuolo aveva pochi titolari in campo e ha giocato in dieci per tutto il secondo tempo, ma la SPAL ha interpretato al meglio il piano-partita del suo allenatore mettendoci attenzione, spirito di sacrificio e la giusta dose di spensieratezza. Stavolta pure la fortuna ha sorriso ai biancazzurri, visti i due legni presi dai padroni di casa. Serve pure quella.

BERISHA 6,5 – Dopo appena quattro minuti fa capire a tutti quanto era mancato negli ultimi 70 giorni, togliendo dai piedi di Raspadori un pallone velenoso. Dimostra sempre freddezza, sicurezza e autorità. E dove non arriva lui ci pensano i pali della porta.

SPALTRO 6 – Nei primi venti minuti ha qualche problema a tenere a bada Boga e prende pure un tunnel di tacco. Poi, assieme alla squadra, prende le misure e fa una partita ordinata, agevolato anche dall’inferiorità numerica del Sassuolo (dal 23′ s.t. RANIERI 6 – Dalle sue parti non infuria la battaglia, mette il suo mattoncino).

VICARI 6 – Il giovanissimo Raspadori gli causa qualche fastidio in più del previsto. Fa da ultimo baluardo quando il Sassuolo riesce ad avanzare con tanti uomini, poi viene azzoppato (casualmente) dallo stesso centravanti del Sassuolo. (dal 1′ s.t. TOMOVIC 6 – L’inconsistenza del Sassuolo nel secondo tempo gli rende la vita tutto sommato facile, quindi deve solo dirigere le operazioni nel reparto e lo fa con l’abituale tranquillità di questa stagione).

SERNICOLA 7,5 – All’inizio è costretto a una faticosa rincorsa su Oddei e impiega un po’ a trovare le distanze. Ma quando lo fa diventa decisivo. Rompe il gioco altrui, fa ripartire quello dei compagni, prende botte senza alcuna paura. Fa espellere Djuricic non solo nascondendo il pallone col controllo, ma dopo un altro recupero fondamentale in mezzo al campo. Ah, e per non farsi mancare niente scambia con Seck per l’azione del vantaggio.

DICKMANN 7 – Partita di grande attenzione per tenere a bada le discese Boga e Rogerio. Al 36′ rinuncia a un tiro a porta spalancata e si becca delle maledizioni, prontamente cancellate col puntuale inserimento sul secondo palo per il gol del 2-0.

MISSIROLI 6,5 – Sul primo palo colpito da Raspadori mostra un’allarmante passività, ma poi è bravo a sfruttare quella dei difensori del Sassuolo per andare a raccogliere l’assist di Seck. Prezioso soprattutto quando è ora di tenere compatta la linea di centrocampo e spezzare le trame degli avversari.

MURGIA 6 – Sufficienza d’incoraggiamento soprattutto per quanto mostrato nel secondo tempo, anche se a quel punto il Sassuolo era entrato in confusione. Dà troppo spesso la sensazione di essere lontano da dove si dovrebbe trovare per fare al meglio il suo dovere.

D’ALESSANDRO 6,5 – Nel primo tempo si dedica quasi esclusivamente alla copertura del suo lato di campo e per poco Oddei non lo fa fesso sull’azione che porta Raspadori a colpire il palo. Con la SPAL in superiorità numerica ha la possibilità di avanzare con più tranquillità e dal suo destro preciso arriva il pallone per il 2-0 di Dickmann. (dal 23′ s.t. SALA 6 – Con la partita avviata verso la discesa fa il suo dovere).

DI FRANCESCO ng – Si sacrifica, al pari degli altri, quando è ora di alzare il bunker contro il possesso del Sassuolo. Fa in tempo a giocare un paio di palloni nella metà campo avversaria, poi arriva un problema muscolare a costringerlo all’uscita anticipata (dal 26′ p.t. SECK 7 – Provocazione: siamo davvero sicuri che Esposito sia tanto più forte di lui? Entra con entusiasmo ed energia, mettendoci sì la sfrontatezza dei suoi vent’anni ancora da compiere, ma anche l’intelligenza necessaria. Crea la giocata per il gol di Missiroli e poi potrebbe segnare in almeno un paio d’azioni di contropiede, mostrando quel pizzico d’egoismo che a questo punto gli si può anche perdonare).

BRIGNOLA 6,5 – Nel primo tempo rappresenta forse l’unica opzione offensiva di un certo rilievo, assieme alle discese di Dickmann. Fa un lavoro di ripiego estremamente prezioso ed è tra i pochi a provare il tiro anche da posizione difficile. Prova incoraggiante che fa capire quanto il giocatore sia desideroso di ritagliarsi uno spazio maggiore. (dal 46′ s.t. STREFEZZA ng – Giusto i minuti di recupero per far rifiatare Brignola).

FLOCCARI 7 – Chi si lamenta dei pochi tiri in porta dovrebbe osservare meglio tutte quelle giocate, spesso di qualità, che Sergio mette al servizio dei compagni per far fluire il gioco. Prende calci e botte varie e ad un certo punto gli tolgono pure le scarpe. Avrebbe meritato di segnare, ma Seck s’è fatto ingolosire dalla gloria personale. I due faranno una chiacchierata bonaria e probabilmente la prossima volta andrà diversamente.

MARINO 7 – Porta a casa un risultato prestigioso e che fa bene all’autostima. L’episodio dell’espulsione ovviamente ha aiutato la SPAL, ma anche prima la squadra si era ben comportata, dimostrandosi pronta e concentrata. È probabile che questa sia la versione che il tecnico vorrebbe vedere decisamente più spesso in trasferta.



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