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Le notizie contrastanti provenienti dall’infermeria non sembrano turbare più di tanto l’usuale e fisiologica irrequietezza di Massimo Rastelli alla vigilia del difficile confronto esterno contro il Lecce. Il tecnico della SPAL ha rimarcato ancora una volta di voler vedere una squadra coraggiosa e in grado di produrre una prestazione di valore, a prescindere dalla forza degli avversari.

DISPONIBILI / INDISPONIBILI – Non ci saranno l’ormai lungodegente Paloschi, lo squalificato Tomovic, Tumminello (ne parliamo a parte) e nemmeno il terzo portiere Maurice Gomis (lesione muscolare). Le buone notizie riguardano Valoti, Asencio e forse anche Vicari, malgrado Rastelli abbia usato un giro di parole un po’ enigmatico per descrivere le sue condizioni. “Valoti è tornato 100% – ha detto il mister – e anche Asencio si è allenato tutta la settimana. Non ha i novanta minuti nelle gambe, ma potrà essere sicuramente utile per la partita. Vicari lo abbiamo un po’ gestito e domani tirerò le somme. Dobbiamo essere bravi a fargli fare quello che riuscirà a fare“.

PREMESSE – “Il Lecce è una squadra fortissima, costruita per vincere il campionato come d’altra parte la SPAL. Viene da sei successi consecutivi e ha grandissima fiducia. Ha trovato un passo importante, ma ci siamo anche noi. Andiamo a giocarcela nel migliore dei modi, consapevoli delle nostre qualità“.

GLI AVVERSARI – “Il Lecce ha grandi individualità e ha diversi reduci dalla serie A. A questi ha aggiunto giocatori poco conosciuti, anche stranieri, ma dinamici e di grande qualità. Sono stati discontinui all’inizio poi hanno trovato il giusto equilibrio. Alla loro svolta ha contribuito l’arrivo di Maggio che ha portato esperienza. Affronteremo una squadra che gioca bene, pressa, ha tante soluzioni e non dà riferimenti. Dovremo essere bravissimi a limitarli e cercare quelle situazioni che abbiamo provato per provare a pungerli nei punti deboli“.

SCELTE TATTICHE – “Nei momenti di difficoltà si cerca di dare più certezze possibili alla squadra, senza cambiare molto. Ci sono delle defezioni, qualcuno verrà recuperato e le alternative non mancano. Poi è chiaro che un piano B bisogna sempre averlo a partita in corso, ma siamo pronti a qualunque eventualità“.

MOTIVAZIONI – “Stiamo cercando di portare avanti un certo tipo di percorso e parlo con i ragazzi sia fuori sia in campo. Cerchiamo, insieme allo staff, di curare tutti i particolari per dare al gruppo gli strumenti per esprimersi al 100% durante le partite. Vedo una squadra molto disponibile e che sta cercando di mettere in pratica le mie richieste. Sono soddisfatto dell’impegno di quanto sto vedendo, anche in partita. Abbiamo affrontato tre gare difficilissime e davanti ce sono altre sei che lo saranno allo stesso modo. Non mi do mai alibi o giustificazioni, ma è un fatto che la SPAL abbia fatto i conti con assenze importanti e i ragazzi sono stati bravissimi a interpretare un certo tipo di canovaccio. Riuscire a fare cinque punti, che sarebbero stati sette se non avessimo preso un gol da polli contro il Venezia, è stata una grande soddisfazione“.

ATTEGGIAMENTO – “Chiedo sempre coraggio alle mie squadre, poi ci sono i momenti e gli avversari. Non abbiamo mai avuto un atteggiamento rinunciatario a prescindere, anche perché non è nelle mie corde e la squadra è forte. In un momento di difficoltà mentale e numerica ho cercato di lavorare su equilibrio e compattezza, ma senza mai rinunciare a giocare né a cercare il gol“.

OBIETTIVI – “Siamo tutti consapevoli del fatto che se la società ha ritenuto di cambiare allenatore è perché confida in un finale in crescendo per una SPAL piazzata nelle migliori condizioni. Se non saremo in grado di agguantare la seconda posizione l’obiettivo diventerà quello di posizionarsi nella griglia dei playoff e arrivare con un’identità ben precisa che ci consenta di giocarcela in quella fase. Siamo in grande sintonia col presidente e lo ringrazio delle belle parole, anche se poi alla fine contano i risultati“.

ROTAZIONI – “Mi piace che tutti siano coinvolti, l’ho detto fin dal primo giorno. A metà campo ho fatto delle rotazioni in base alle gerarchie e alle caratteristiche. Nell’ultima partita ho confermato solo Mora dopo la partita Verona. Missiroli lo considero un titolare a tutti gli effetti e ho schierato Esposito per far rifiatare Viviani che veniva da una lunga inattività. Non potevo rischiare di perderlo, anche se col Chievo aveva fatto un’ottima prestazione. Tenendo tutti sulla corda avrò la possibilità di avere l’intero gruppo a disposizione e rimpiazzare qualche assenza. Penso sia questo il segreto per arrivare in fondo al campionato con tutti gli effettivi“.

 

IPOTESI DI FORMAZIONE (352): Berisha; Okoli, Vicari (Sernicola), Ranieri; Sernicola (Dickmann), Missiroli, Viviani, Mora, Sala; Valoti, Floccari.