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La SPAL cola sempre più a picco, con la terza sconfitta consecutiva della gestione-Rastelli. Questa volta lo fa per 1-0, in casa, contro il Frosinone. Per quanto gli avversari non abbiano fatto molto più, la prestazione dei biancazzurri è stata in linea con quanto visto nelle ultime giornate, complicando ulteriormente la corsa ai playoff.

VOTO DI SQUADRA: 4,5 – La SPAL inizia in maniera veemente, ma la spinta iniziale si esaurisce nell’arco di dieci minuti, senza occasioni create fino al 72’, quando è arrivato l’unico tiro pericoloso di Asencio. La squadra sembra rassegnata a una sorta di deriva e la reazione, ancora una volta, è stata solo di nervi, senza grandi pericoli dalle parti di Bardi.

BERISHA 6 – Si annoia come i pochi presenti al Mazza nel primo tempo, mentre nella ripresa, dopo essere stato salvato da una deviazione sul tiro da fuori di Salvi, è reattivo nel respingere la conclusione di Zampano. Non raccoglie altri palloni in fondo alla rete solo per un po’ di pigrizia da parte del Frosinone nei minuti di recupero.

TOMOVIC 4,5 – Torna al suo ruolo preferito, sul lato destro della difesa a tre, posizione che gli permette anche di partire palla al piede, come al 20’ quando mette in mezzo un bel pallone con Di Francesco però in colpevole ritardo. Rovina la sua pagella facendosi rubare palla da Novakovich sull’azione del rigore (dal 18’ s.t. ASENCIO 5 – Tante discussioni con i difensori avversari e un gol divorato al 72’. Mezz’ora utile a capire il motivo per il quale Rastelli lo ha relegato al ruolo di quarta punta).

OKOLI 5,5 – Nel continuo corpo a corpo con Novakovich esce quasi alla pari, il cartellino giallo se lo prende per un intervento maldestro nell’area avversaria.

RANIERI 6 – Di testa le prende tutte lui ed è uno degli ultimi ad alzare bandiera bianca anche in proiezione offensiva.

DICKMANN 5 – Si arrangia come può in fase difensiva contro un Zampano in grande spolvero. Dall’altra parte del campo mette a referto solo il cross per la palla-gol sul piede di Asencio, finendo spesso anche in posizioni centrali a lui sconosciute.

MISSIROLI 5 – Rastelli continua la rotazione in mezzo nel ruolo di regista e lui, con la prestazione di oggi, sicuramente non gli avrà risolto più di tanto i dubbi che si porta dietro.

MORA 5 – Si divide la regia con Missiroli, anche lui non con poche difficoltà, non solamente per demeriti suoi. Tanto generoso quanto goffo in occasione del rigore che decide la partita (dal 24’ s.t. SEGRE 5 – Non lascia il segno ed è ormai un’abitudine consolidata).

SERNICOLA 6 – Il migliore in campo della SPAL, anche solo per spirito di sacrificio. Costringe sulla difensiva Salvi a sinistra, riuscendo a trovare qualche buon cross, come quello con cui impegna Bardi in avvio di partita (dal 35’ s.t. SALA 5,5 – Non ha tempo né occasione di aggiungere alcunché).

STREFEZZA 5,5 – L’unico che cerca di puntare uno contro uno i difensori ciociari, ma alla fine rimane gran poco da annotare.

FLOCCARI 5 – Tutto quello che può dare lo dà, facendo come sempre da esempio. Una sola palla-gol a fine primo tempo che colpisce di petto a pochi passi da Bardi (dal 18’ s.t. PALOSCHI 5,5 – Nel concitato finale aggiunge presenza in mezzo all’area, lottando contro i difensori avversari. Reclama anche un rigore).

DI FRANCESCO 4,5 – Il più in difficoltà dei tre giocatori d’attacco. Non si accende praticamente mai e al 20’ non sfrutta al meglio una bella iniziativa personale di Tomovic sulla destra, arrivando in ritardo per il colpo di testa decisivo.

RASTELLI 5 – Presenta una SPAL ancora una volta diversa dal punto di vista tattico, ma pur cambiando l’ordine e i ruoli dei giocatori il risultato è lo stesso. Senza Valoti la squadra sembra completamente spenta, sorretta solamente dai nervi nel momento in cui si tratta di abbozzare una reazione. Nemmeno i cambi di sistema riescono a invertire la rotta e la sensazione, vista da fuori, è che a questo punto le soluzioni per rivitalizzare questo gruppo siano poche.



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