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Entrambi rappresentavano due tra le delusioni più cocenti della stagione 2020/2021, entrambi hanno lasciato Ferrara – titolo temporaneo – nell’ultimo giorno del calciomercato estivo per tentare di rinvigorire due carriere segnate da svariati punti interrogativi.

A poco più di un mese dalla loro partenza Federico Di Francesco (1994) e Alessandro Murgia (1996) vivono momenti opposti. L’attaccante, salito di categoria grazie all’Empoli, è diventato un elemento chiave nello schieramento dei toscani. Il centrocampista, aggregato al Perugia, ha passato la maggior parte del tempo a guardare i suoi nuovi compagni dalla panchina.

I numeri, nel caso di DiFra, sono molto interessanti e possono fare ben sperare la SPAL vista anche la presenza di una clausola di diritto di riscatto a favore dell’Empoli. Sono già 282 i minuti accumulati nell’arco di 5 apparizioni totali, di cui 3 consecutive dal primo minuto. A referto c’è anche un gol segnato sul campo del Cagliari lo scorso 22 settembre.

[il gol messo a segno da Di Francesco contro il Cagliari] 

Per andare oltre ai numeri abbiamo chiesto un commento al collega Alessio Cocchi, firma di PianetaEmpoli.it: “Di Francesco finora ha rappresentato una bella sorpresa. È stato l’ultimo arrivato del mercato estivo e sulla carta avrebbe dovuto essere un’alternativa a qualcun altro. Il suo inserimento tra i titolari è stato in un certo senso fortuito, perché dopo due sconfitte (contro Venezia e Sampdoria) mister Andreazzoli ha voluto rimescolare un po’ le carte, rimescolando l’intero reparto offensivo. L’allenatore voleva vedere cose diverse anche in fase di non possesso. La coppia con Pinamonti ha funzionato fin da subito e i due hanno portato più equilibrio e fluidità nel gioco dell’Empoli. Entrambi hanno anche garantito più mobilità, anche in fase difensiva. Nel corso della sua presentazione ufficiale Di Francesco aveva detto di volersi guadagnare di nuovo il diritto di fare la serie A e sta dimostrando ampiamente di poterci stare. Il giudizio quindi è più che positivo, anche i voti della stampa sono lì a testimoniarlo“.

Poco meno di 200km più a sud, a Perugia, l’esperienza di Alessandro Murgia si sta rivelando abbastanza problematica, almeno per il momento. Il centrocampista romano ha giocato la miseria di 5 minuti in Perugia-Cosenza dello scorso 18 settembre per poi sprofondare in panchina nel resto del tempo.

Un tentativo di spiegare la situazione viene dal collega Andrea Franceschini di Umbria Radio: “Murgia al momento è ingiudicabile visto quanto poco è stato schierato. Per sua sfortuna mister Alvini lo considera un’alternativa a Kouan nel ruolo di trequartista nel suo 3412. Al momento non sembra contemplare il suo utilizzo in un’altra posizione di centrocampo e quindi dovrà provare a scalare le gerarchie. Finora si è trattato esclusivamente di una scelta tecnica, non risultano esserci stati problemi fisici o di preparazione”.


[Murgia posa con Nicoletta Romanazzi, la mental coach diventata nota dopo i successi del velocista Marcell Jacobs] 

Lo stesso Massimiliano Alvini, tecnico degli umbri, ha risposto così a precisa domanda su Murgia nel corso della conferenza stampa prepartita di Benevento-Perugia dello scorso 2 ottobre: “Murgia è nel percorso giusto. Siamo contenti, lo stiamo portando a quello che vogliamo e arriverà il tempo anche per lui. Come è arrivato per tutti gli altri calciatori. Siamo fiduciosi, ma anche contenti di come sta lavorando. Poi io faccio delle scelte, ma arriverà anche il suo tempo, è sicuro“.

A differenza di Di Francesco nell’affare tra SPAL e Perugia non è stata inserita alcuna clausola di diritto di riscatto. L’operazione che ha portato Murgia in Umbria ha previsto il contemporaneo prestito dell’attaccante Melchiorri (1987) in biancazzurro.



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