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Nel post-partita di Cosenza-SPAL 0-1 Pep Clotet non nasconde la soddisfazione per la conquista di un risultato importante ai danni di una diretta concorrente alla salvezza e sottolinea i progressivisti in fase difensiva.

ANALISI – “Per noi è importante la mentalità, la squadra ha reagito dopo la sconfitta. Abbiamo analizzato l’avversario: il Cosenza ha messo in difficoltà il Parma, sapevamo che saremmo venuti a giocare su un campo difficile, non a caso infatti il numero di vittorie casalinghe degli avversari è tra i più alti dell’intero campionato di serie B. Il Cosenza gioca con un modulo che immaginavamo ci potesse creare dei problemi, ma siamo riusciti a mantenere un buon possesso palla, soprattutto nel primo tempo. Poi siamo stati bravi a sfruttare a nostro vantaggio una loro debolezza: le situazioni di calcio d’angolo. Lo schieramento dopo il vantaggio non fa parte del mio credo calcistico, ma ha prevalso il pragmatismo. Un’eventualità del genere l’avevamo già preparata in allenamento settimana perché sapevamo che sarebbe potuta capitare dopo aver visto la partita del Tardini. D’altronde non sempre si può andare a prendere gli avversari alti, l’adattarsi a situazioni diverse dal normale è un punto di crescita“.

STRATEGIA – “Di comune accordo con lo staff tecnico si è deciso di giocare con il tridente in attacco, con gli esterni molto larghi, in modo tale da mettere in difficoltà i quinti del Cosenza: da una parte volevamo creare il dubbio su chi dovesse uscire in marcatura, dall’altro ridurre la loro capacità di pressare alti. Magari qualcuno dirà che il Cosenza ha avuto predominio territoriale, ma non è del tutto vero: avevano il pallone tra i piedi perché sbagliavamo noi in fase d’impostazione“.

MIGLIORAMENTI – “La strada che stiamo cercando di percorrere è quella che ci fa minimizzare il rischio: voglio che la SPAL difenda bene. In settimana abbiamo lavorato tanto sia per migliore l’approccio e l’atteggiamento difensivo sia per correggere gli errori. Oggi si è vista una SPAL diversa: più pericolosa, più alla ricerca della qualità delle situazioni da gol che alla quantità delle stesse, che ha concesso solo tiri al limite del velleitario al Cosenza. Abbiamo avuto quattro occasioni pulite, compreso il gol, due con Seck e una con Mancosu, ma in una cosa siamo mancati un po’: il recupero palla. Nel complesso non posso che essere soddisfatto per la prestazione complessiva dei ragazzi e per i miglioramenti difensivi. Avere la capacità di mantenere un risultato positivo non è una cosa scontata“.

SINGOLI – “Seculin ha chiesto il cambio perché dopo un rinvio dal fondo ha sentito riacutizzarsi il problema all’adduttore accusato in settimana. Su Vicari sono sincero: dal campo non ho capito molto bene cosa sia successo, ho avuto modo di rivedere la situazione una sola volta in tv, ma non mi sono fatto un’idea bene chiara. Di sicuro c’è stata una discussione, ma parlerò con lui in settimana per arrivare a fondo della questione. Posso capire l’adrenalina che scorre nel sangue e il nervosismo per una partita molto importante, ma è sbagliato lasciare la squadra in dieci, anche se forse la sanzione è stata un po’ eccessiva considerata l’intensità del contatto. A Colombo ho affidato più che altro compiti tattici e poi non è stato bene in settimana per via di una sindrome influenzale, non era al 100% e ho preferito sostituirlo per mantenere alta l’intensità. Thiam ha pagato l’emozione di entrare a freddo in una gara molto importante sullo 0-0. Rimane comunque necessario prendere consapevolezza di quanto pesano le proprie giocate, nel bene e nel male“.



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