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La tripletta segnata contro l’Hellas Verona in coppa Italia Primavera ha alzato a dismisura il livello d’attenzione mediatica su Teun Sebastian Angel Wilke Braams, attaccante messicano di passaporto olandese nato nel 2002.

 

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Il suo ingaggio, nel corso dell’estate 2021, aveva destato quantomeno curiosità. Di sicuro sua è una storia piuttosto interessante. Nativo di Santiago de Querétaro, capitale dello stato di Querétaro (poco più di 200km da Città del Messico), Wilke Braams ha genitori olandesi che si sono stabiliti in Messico dopo aver vissuto anche in Repubblica Dominicana e Honduras. La passione per il calcio di Teun Sebastian Angel è genetica: il padre è stato giocatore e in seguito allenatore e anche il fratello maggiore Gijs, classe 1999, ha seguito questo percorso, almeno inizialmente.

I primi anni col Club Querétaro e il viaggio nei Paesi Bassi
A undici anni viene inquadrato nel settore giovanile del Club Querétaro, squadra della sua città. Circa due anni prima, nel 2010, era andato per la prima volta nei Paesi Bassi, perché i genitori volevano fargli conoscere la vita del paese da cui provenivano. La famiglia Wilke-Braams trascorse quindi sei mesi nella propria città d’origine, Nij Beets, un paesello con poco più di mille abitanti in Frisia, a pochi chilometri da Heereveen, nel nord-est del paese. Teun gioca con i biancoblù e una volta rientrato in Messico promette che un giorno sarebbe tornato a giocare nei Paesi Bassi.

“Ho sempre pensato di andare in Olanda. Sentivo e leggevo molto sulla scuola calcistica olandese. Questo è un buon posto per crescere come giocatore”.

Teun WIlke, intervista a ElfVoetbal

Il triennio olandese
Dopo il primo viaggio Teun torna regolarmente nei Paesi Bassi in estate, ospite di una famiglia locale, e col tempo si affeziona all’Heerenveen, iniziando a mandare video delle sue prestazioni agli osservatori della squadra. Entra di conseguenza nel radar degli scout e nel 2016 viene convocato per un provino. L’esperienza va bene, ma Teun non ha ancora compiuto sedici anni e gioca in un club professionistico messicano, motivo per il quale deve rimandare il trasferimento all’agosto 2018, quando finalmente approda nell’Under 17 dello Sportclub Heerenveen. Con il club della Frisia gioca per tre stagioni consecutive (2018-2021) facendo parte delle selezioni Under 17, U18, U19 e U21.
Nella sua più recente esperienza calcistica Wilke Braams ha segnato due gol in ventisei partite, ed è stato convocato in prima squadra durante il precampionato 2020-21.

La nazionale
Durante gli anni olandesi Wilke Braams si ritaglia spazio anche nelle nazionali giovanili messicane. A causa di un infortunio nel 2019 si vede costretto a saltare il Mondiale Under 17 in Brasile, in cui i suoi compagni perdono la finale proprio coi padroni di casa. Poi esordisce contro la Bosnia in Under 18 e ora punta alla Coppa del Mondo U20 in programma nel 2023 in Indonesia.Nel 2019 ha dichiarato in un’intervista di essere molto più attratto dal giocare con la nazionale messicana che con la rappresentativa orange, ma nell’anno seguente ha rettificato, lasciando le porte aperte anche per un futuro con la nazionale dei Paesi Bassi.

“La verità è che per tutta la mia vita ho vissuto in Messico: il mio cuore è lì, la mia famiglia vive lì. Mi sento messicano, ma non sono uno a cui piace chiudere le porte, soprattutto così presto. Voglio prepararmi e migliorare, lavorare così duramente da poter arrivare a quel livello in cui devo scegliere. Questo è quello su cui mi sto concentrando adesso: quando sarà il momento prenderò una decisione”

Teun Wilke, intervista a Goal.com

Caratteristiche tecniche
Mancino di 182 centimetri, sa muoversi in tutti i ruoli dell’attacco. Parte come punta centrale, ma durante l’esperienza con l’Heerenveen ha giocato anche ala, seconda punta e addirittura trequartista. Non ha ancora sviluppato un profilo da marcatore prolifico: a dimostrarlo ci sono gli appena 5 gol segnati con le giovanili dell’Herenveen. 

Secondo ESPN Mexico ricorda il connazionale Raul Jimenez (attualmente al Wolverhampton, in Premier League inglese) mentre gli analisti di SoyFutbol tracciano un profilo più dettagliato, scrivendo che “lavora prevalentemente come centravanti, essendo l’incisività nell’attaccare la porta una delle sue caratteristiche principali. Ha una grande precisione e anche un buon colpo di testa, quindi è abbastanza completo. La sua buona tecnica gli permette di muoversi sul fronte dell’attacco e di uscire dall’area molto facilmente.” Teun infine, parlando di se stesso, sostiene di essere “forte con la palla, agile e veloce nell’attaccare la profondità e di poter segnare dei gol”. I suoi idoli sono Javier “Chicharito” Hernandez e Hirving Lozano.

“In alcune cose li vedo come esempio, ma cerco principalmente di trovare la mia strada. Segnare gol rimane la cosa migliore per me. Mi considero un vero numero nove, anche se a volte gioco ala destra o da dieci. La la mia forza sta sotto porta, infatti mi definirei un opportunista, mentre il mio lavoro fuori area deve migliorare”.

Teun WIlke, intervista a ElfVoetbal

L’adattamento alla SPAL
La stagione di Wilke Braams a Ferrara è iniziata un po’ in salita a causa dei tempi di adattamento alla nuova realtà. Ha fatto il suo debutto solo alla quinta giornata di campionato, il 16 ottobre, nel derby contro il Bologna, vinto col risultato di 1-2. Nella partita successiva, persa in casa contro il Genoa, ha fornito l’assist per il temporaneo vantaggio della SPAL, fornendo un saggio di forza fisica, buona tecnica e potenza in progressione.

A contendergli il posto da centravanti titolare è il più giovane Pinotti (2003), autore finora di 2 gol in 7 presenze. Con la pregevole tripletta messo a segno in coppa, Wilke Braams è già diventato miglior marcatore di una squadra che non ha ancora trovato un cannoniere. I gol segnati finora in stagione sono stati distribuiti tra otto diversi elementi.

Al momento è improbabile che Wilke Braams possa rientrare nei pensieri di Pep Clotet, anche a fronte della temporanea squalifica di Lorenzo Colombo. Nel reparto avanzato rimangono comunque Melchiorri, Seck e Giuseppe Rossi, oltre a Ellertsson e Piscopo come opzioni in caso di 433.



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