foto ufficio stampa SPAL
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La scommessa della SPAL di gennaio 2022 si chiama Mark Pabai, esterno destro (classe 2000) arrivato un po’ a sorpresa dagli olandesi del PEC Zwolle. Nella sua presentazione il ragazzo ha parlato soprattutto di crescita, individuale e di squadra, dicendo di essere rimasto colpito dal mondo SPAL.

Come da prassi a fare gli onori di casa sono stati il direttore dell’area tecnica Massimo Tarantino e il ds Giorgio Zamuner. Proprio Tarantino ha esordito battezzando il nuovo arrivato come un giocatore su cui la SPAL spera di costruire valore nel futuro: “Avere Mark qui rappresenta una bella opportunità per continuare il nostro progetto di sviluppare giovani e valorizzarli. Mark rappresenta uno di questi giovani: viene da un campionato competitivo come quello olandese e ha potenzialità importanti. Adesso inizierà la fase di lavoro e sviluppo, ma siamo contenti di averlo con noi e di iniziare l’avventura insieme”.

Così invece Zamuner: “Pabai è un investimento per il futuro. Come ha detto Massimo pensiamo possa essere uno dei giovani con cui creare valore per il club. È un ragazzo che seguivamo e su cui abbiamo intravisto ottime potenzialità. Viene da un campionato diverso dal nostro quindi ora avrà bisogno di adattarsi e capire la nostra realtà. Deve crescere, ma non abbiamo fretta”.

Parola che quindi è passata al diretto interessato: “L’elemento che mi ha convinto maggiormente ad accettare l’offerta è stata la potenzialità della squadra e sono convinto di essere entrato a far parte di un gruppo in cui posso crescere molto. Conoscevo la SPAL per gli anni in serie A e mi ha affascinato da subito. Sono rimasto contento ed entusiasta dell’offerta e sono felice di averla accettata”.

MOTIVAZIONI – “Ho visto le ultime due partite della SPAL, che hanno confermato quanto già avevo visto, ovvero che è un club di un ottimo livello. Sono convinto che la squadra possa aiutarmi a crescere e spero a mia volta di dare il massimo per la squadra nella seconda parte di stagione. A livello fisico mi sento in forma: vengo da un piccolo infortunio e quindi non sono al top della condizione, ma sto crescendo e mi sento bene in questo momento. “

OLANDA – “Sono cresciuto nell’FC Utrecht, in cui sono rimasto dalla U12 all’U19. L’estate scorsa mi sono poi trasferito al PEC Zwolle, con cui ho giocato la prima parte di stagione prima di firmare con la SPAL. Ho notato da subito differenze tra i due campionati: il primo aspetto è sicuramente l’attenzione alla tattica e poi in Italia c’è una diversa fisicità”.

RUOLO – “Prediligo giocare come esterno difensivo e mi piace interpretare il ruolo. Tra i giocatori che giocano nella mia posizione mi ispiro a Denzel Dumfries: ha caratteristiche simili alle mie e lo guardo con attenzione perché posso imparare molto da lui e dal suo stile di gioco. Alla SPAL ci sono giocatori esperti nella mia posizione (Dickmann e Almici, ndr) ma questo sarà uno stimolo per imparare da loro e crescere da questo confronto.

ESEMPIO – “Da liberiano sono cresciuto con l’esempio di George Weah, che ammiro tantissimo. Detto ciò il mio giocatore preferito in assoluto è Lionel Messi, anche se non gioca nel mio ruolo, è il campione più grande di tutti”.



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