Il nuovo portiere di cui s’è tanto dibattito tra dicembre e gennaio è finalmente arrivato. Si tratta di Enrico Alfonso (1988), che è stato prelevato a titolo definitivo dalla Cremonese e messo sotto contratto fino a giugno 2023. Il nome di Alfonso aveva preso quota quando è parso chiaro che la SPAL non sarebbe riuscita a ingaggiare Wladimiro Falcone (1995) in prestito dalla Sampdoria. A far salire le quotazioni della sua candidatura ha senz’altro contribuito l’opinione di Roberto Venturato, che nel corso della sua carriera ha schierato Alfonso per 113 volte tra il 2015 e il 2018, quando entrambi facevano parte del Cittadella.
Non è chiaro quali siano i piani della SPAL a questo punto: se tenere in rosa ben quattro portieri oppure cercare delle opportunità per uno tra Seculin (1990) e Pomini (1981), entrambi in scadenza al termine dell’attuale stagione. Thiam (1998) dovrebbe rimanere la prima scelta, malgrado fino a un mese fa sembrasse il principale candidato a una cessione. La separazione della SPAL da Pep Clotet, allenatore con il quale Thiam aveva sviluppato un rapporto problematico, è sembrata ridare fiducia al portiere senegalese, che ha offerto due prove molto solide alla ripresa del campionato contro Benevento e Pisa.
Interpellato sull’argomento a margine dell’amichevole di sabato 29 gennaio contro il Pozzonovo Calcio, lo stesso Venturato ha fornito una sorta di non-risposta: “Alfonso è un giocatore che da tanti anni è uno fra più importanti della categoria. Tre anni fa ha vinto il campionato con il Brescia. A Cittadella con me ha disputato delle stagioni importanti e rimane un portiere di livello. Sicuramente arriva a dare un apporto di esperienza e qualità alla squadra. Thiam da parte sua sta facendo bene. Entrambi hanno valori importanti. Rimane per certo il fattore che c’è l’impegno da parte della società di formare una rosa che abbia competitività nei ruoli e dove si riesca a creare un’identità indipendentemente dalla scelta del singolo, sapendo di avere giocatori di livello in tutti i ruoli“.