foto ufficio stampa SPAL
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Giornata di presentazioni in casa SPAL e, insieme al nuovo portiere Alfonso, è stato il turno anche del nuovo terzino destro Alberto Amici. Proveniente dal Palermo, il difensore bergamasco arriva nelle vesti di vice-Dickmann per portare quell’esperienza in serie cadetta che mancava ai suoi predecessori (Spaltro e Peda, ndr).

Prima della classica conferenza stampa di presentazione del giocatore, sono intervenuti i direttori Tarantino e Zamuner per un breve discorso introduttivo. Il primo a prendere parola è stato proprio il direttore sportivo: “Alberto è un ragazzo che abbiamo voluto fortemente perché ritenevamo di aver bisogno di un calciatore a destra che potesse elevare il livello di competizione con Dickmann. Si tratta di un giocatore che ha grande esperienza e che per la prima volta è sceso in serie C lo scorso anno, quindi parliamo di un giocatore che conosce molto bene la categoria. Siamo convinti che possa darci una grossa mano ed è arrivato con grande entusiasmo. La scelta è ricaduta su di lui anche perché, oltre alla sua esperienza, viene da un girone di andata in cui ha giocato parecchio e a noi servivano assolutamente giocatori pronti“.

Mi unisco al benvenuto di Giorgio e ribadisco che siamo molto contenti di avere Alberto qui con noi”, ha proseguito Massimo Tarantino. “Rappresenta quella continuità di lavoro che ci piace portare avanti e quando lo abbiamo scelto lo abbiamo fatto per la sua esperienza e per la capacità di interpretare il ruolo nella stessa maniera in cui lo interpreta Dickmann. Questo è uno dei nostri lavori, cercare di esaminare i dati e capire se e come replicare il modo in cui un giocatore sta facendo bene il suo lavoro nel suo ruolo. Alzare il livello di competizione tra due giocatori in uno stesso ruolo non può che fare bene alla SPAL e ad entrambi, perché ognuno di loro cercherà di spingere al massimo per guadagnarsi la posizione. Gli facciamo un grande in bocca al lupo per questa seconda parte di stagione e non vediamo l’ora di vederlo all’opera in gare ufficiali”.

La parola è poi passata al diretto interessato per un breve discorso di presentazione prima delle domande dei giornalisti.

Vorrei per prima cosa ringraziare i direttori e il presidente per questa opportunità: vengo con tanto entusiasmo dopo un periodo di un anno e mezzo in cui sono sceso in serie C in una piazza importante come Palermo per provare a risalire. Purtroppo le cose non sono andate come volevo, ma sono felicissimo per questa opportunità che mi è stata data e cercherò di ripagare la fiducia sul campo“.

Dopo tutta la trafila delle giovanili dell’Atalanta ho passato i primi anni da professionista in prestito in diverse squadre, per poi andare tre anni fa a titolo definitivo al Verona dove abbiamo vinto il campionato di serie B. In serie A ho fatto il ritiro con Juric e poi sono stato mandato a Pordenone in B, dove ho disputato i playoff per andare in A. Il destino ha voluto che un anno e mezzo dopo mi ritrovassi qui con in vista il Pordenone come primo avversario. Nella mia carriera, riassumendo, ho sempre fatto la serie B, un campionato molto difficile, con l’unica parentesi di Palermo in cui ho scelto di andare per mettermi in gioco per la prima volta in C”.

“Scegliere Ferrara è stato semplice vista l’opportunità di giocare per la SPAL e quando la società è ambiziosa e organizzata, fare le scelte è davvero cosa semplice. Durante la trattativa ho sempre preferito concentrarmi sul campo, per cui fino all’ultimo non sapevo i dettagli finché il mio agente mi ha chiamato e mi ha detto dell’opportunità di venire qui. L’ho voluto fortemente. Di Palermo non posso che parlare bene, piazza fantastica e gente e tifoseria incredibile. Per quanto riguarda l’esperienza calcistica, dico che non è andata come volevo perché mi aspettavo di lottare per il campionato, ma purtroppo non è successo. A volte le cose non vanno come si desidera, ma ci tengo a ringraziare il presidente Mirri, Sagramola e Castagnini e far loro un grosso in bocca al lupo“.

Come caratteristiche mi vedo propositivo sia in fase di spinta sia in fase difensiva. Il ruolo di terzino destro così come lo interpreta il mister penso possa far emergere al massimo le mie caratteristiche migliori e da 4-5 giorni lavoro con la squadra per cercare di apprendere tutti i concetti. Sono pronto per giocare già da domenica, mi sono allenato e sono in buona condizione, quindi sono a disposizione. Per cercare di risalire la classifica penso che l’importante sia ragionare di partita in partita con la mentalità giusta. Piano piano sapremo toglierci delle belle soddisfazioni“.

Ho avuto un ottimo impatto con il gruppo perché con alcuni dei ragazzi avevo già giocato, ad esempio Viviani e Melchiorri, anche se la maggior parte li ho conosciuti da avversari. Mi sono subito calato nella realtà SPAL e sappiamo bene che dobbiamo dare continuità dopo i due ultimi ottimi pareggi, cercando di metterci in una zona tranquilla della classifica al più presto per poi poter iniziare a guardare verso l’alto”.

“Contro il mister ho giocato contro per parecchi anni e le sue squadre sono sempre state difficili da affrontare, aggressive e con un calcio verticale. Sta cercando ovviamente di inculcarci queste idee di calcio”

“Nella mia carriera non mi ha mai regalato niente nessuno, sono sempre stato in competizione e ho sempre cercato di mettere tutto me stesso, con il rispetto reciproco. Sono contento di condividere lo spogliatoio con giocatori forti, a partire da Lorenzo (Dickmann), che stimo da tanti anni. Per me è motivo di orgoglio mettermi in concorrenza e alla prova con gente forte, la mia mentalità è essere sempre a disposizione per il collettivo“.

Le tante ammonizioni? Mi capita di fare qualche intervento troppo veemente (ride, ndr), soprattutto se non arrivo per primo sulla palla. Ovviamente non è questa l’aggressività di cui parlavo, bisogna essere propositivi e senza paura di attaccare“.



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