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Se per il risultato di Monza sembravano esserci alcune attenuanti, stavolta non se ne vede traccia. Dopo queste tre sberle Venturato ha davanti a sé un percorso in salita, soprattutto per ricostruire il morale di una squadra costantemente impaurita, anche quando va in vantaggio.

VOTO DI SQUADRA 4,5 – La promessa dei primi venti minuti, di una SPAL aggressiva e determinata, viene inspiegabilmente vanificata subito dopo il gol di Mancosu. È veramente autolesionista la scelta di lasciare l’iniziativa alla Reggina, perché questo conduce a un tracollo fatto di reti prese ingenuamente e di attacchi di puro nervosismo, senza lucidità o qualità, eccezion fatta per quelli organizzati da Mancosu. A referto va un altro gol preso da calcio piazzato, altro aspetto sul quale Venturato aveva messo l’accento, ovviamente in negativo.

ALFONSO 5 – Non giocava titolare in serie B dal 2 marzo 2021. Nel primo tempo non deve fare granché ed è sfortunato in occasione del pareggio perché aveva respinto il primo tentativo di Tumminello. Ha parzialmente sulla coscienza il raddoppio assieme a Peda. Per il resto non deve fare chissà che contro un attacco che lo ha sollecitato relativamente poco.

PEDA 4,5 – Giraudo gli fa venire il mal di testa. Una delle fughe dell’esterno reggino costa un gol, quello che di fatto sfracella la poca fiducia costruita fino a quel momento. Viene ammonito e quindi si deve limitare, ma anche in fase di spinta non riesce a contribuire. Fuori posizione sul corner dell’1-2 (dal 18′ s.t. ALMICI 5,5 – Entra quando la Reggina ha sostanzialmente abbandonato l’idea di fare la partita e quindi gli esce un’onesta prestazione, nella quale cerca di mettere qualche cross, ma senza alcun risultato apprezzabile).

VICARI 5 – Di buono nella sua partita c’è un provvidenziale intervento per negare un tiro a botta sicura di Folorunsho. Però non trasmette quasi mai sicurezza: Cortinovis gli scappa via con troppa facilità al 28′ e diversi tentativi di impostazione risultano fuori misura. Troppo schiacciato anche sull’azione dell’1-3 con Galabinov liberissimo nel cuore dell’area.

MECCARIELLO 5,5 – Tumminello gli causa più problemi di quanto si potesse immaginare alla vigilia. Ma almeno nel suo caso c’è la grinta di chi non ci sta a perdere.

CELIA 5,5 – Tutto sommato riesce a contenere discretamente un dirimpettaio scomodo come Adjapong. Fa ammonire Bianchi con una discesa nel primo tempo. Prova a chiudere su Tumminello in occasione dell’1-1, ma non ci arriva. Generoso, ma anche molto impreciso sui cross.

ZANELLATO 5 – Si preoccupa di tenere la posizione e ripulire qualche pallone, ma non offre alcun spunto nella metà campo avversaria.

ESPOSITO 5 – Avvia l’azione del gol trovando Vido in profondità. Però sbaglia troppo, anche nel corto raggio, e non si rende mai protagonista di un’iniziativa degna di nota.

MORA 5 – Cerca di mettere ordine e di supportare la catena di sinistra, ma anche lui fa qualche errore di troppo (dal 18′ s.t. PINATO 5 – Non apporta alcun cambiamento significativo).

MANCOSU 7,5 – Davvero, cos’altro gli si può chiedere? Si sobbarca spesso il primo pressing sugli avversari, apre e spesso chiude praticamente tutte le azioni offensive più importanti, segna, obbliga Micai a una paratona, nega un tiro a Cortinovis. Se altri avessero giocato con anche solo la metà della sua voglia la partita sarebbe andata molto diversamente.

VIDO 6,5 – Chi lo critica dice: non tira in porta. Vero. Ma quanto si sbatte per la squadra? Nel primo tempo lo si trova ovunque sul fronte d’attacco, compreso il lato sinistro dal quale effettua l’appoggio per il gol di Mancosu. Fa ammonire due avversari e cerca sempre di dare una mano anche in difesa (dal 31′ s.t. ROSSI 5,5 – Della sua breve partita rimane solo un tentativo di tiro di destro che finisce fuori).

FINOTTO 5 – Prende una gran quantità di botte da tutti e tre i centrali della Reggina e ci mette un’energia che tanti non hanno. Ma è energia allo stato grezzo, che non viene convertita in giocate realmente in grado di cambiare le sorti della partita (dal 18′ s.t. COLOMBO 5,5 – Vorrebbe fare molto, ma le possibilità sono limitate perché la Reggina alza un bunker).

VENTURATO 5 – Chi si aspettava un’immediata “Cittadellizzazione” della SPAL era esageratamente ottimista. Ma nemmeno ci si poteva attendere una squadra così fragile, impaurita e così poche idee di gioco. C’è un male oscuro da curare e il tecnico dovrà trovare una soluzione alla svelta prima che inizi a suonare per davvero l’allarme rosso.



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