foto ufficio stampa SPAL
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Operazione di mercato un po’ fuori stagione per la SPAL, che ha approfittato della finestra temporale del campionato bulgaro (1-28 febbraio) per spedire il centrocampista Ayoub Abou (1998) al Tsarsko Selo Sofia, squadra che dopo 19 giornate occupa l’ultima posizione in classifica nella First Professional Football League, l’equivalente della nostra serie A. Il trasferimento non è ancora stato formalmente annunciato, ma sarebbe ormai ai dettagli.

Fin dal momento del suo arrivo a Ferrara Abou ha rappresentato il più classico degli oggetti misteriosi, per usare un’espressione un po’ abusata del gergo calcistico. Centrocampista centrale un po’ gracilino, dotato di buona tecnica ma di passo abbastanza lento, vanta un curriculum fatto soprattutto di partite giocate nella Segunda Division B del campionato spagnolo (oggi denominata Primera División RFEF), ossia il terzo livello del calcio spagnolo.

Il fatto cartellino di Abou fosse formalmente controllato dal Real Madrid ha permesso a Joe Tacopina di mettere un bel po’ di lustrini attorno all’ingaggio del centrocampista marocchino, malgrado non fosse mai affacciato nemmeno ai margini della prima squadra allenata fino al 2021 da Zinedine Zidane. In compenso aveva indossato per 26 volte la camiseta blanca del Real Madrid Castilla, l’affiliata che gioca appunto in terza serie.

Lo stesso presidente della SPAL aveva rivendicato pubblicamente la paternità dell’operazione in vista di una partnership strategica col club iberico, fondata soprattutto sull’amicizia con José Angel Sanchez, managing director del Real Madrid.

“Posso dire che in Italia nessun altra società può vantarsi di un rapporto così consolidato con il club più titolato al mondo. Il progetto avviato con il Real Madrid ci permetterà di aprire un ponte importante anche nella visita delle loro strutture e nell’accedere a giovani di loro proprietà che potranno diventare nostri obiettivi di mercato” – Joe Tacopina, 24 agosto 2021

Da parte sua il direttore dell’area tecnica Massimo Tarantino aveva dichiarato che il progetto di sviluppo relativo ad Abou era da considerare su base biennale. Si spiega così la decisione di metterlo sotto contratto fino a giugno 2023.

“Per lui abbiamo pensato a un percorso biennale attraverso cui ottimizzerà le sue capacità, con quest’anno che servirà per introdurlo nel calcio italiano, aspettando dalla prossima stagione il meglio delle sue possibilità”. – Massimo Tarantino, 25 agosto 2021

Le società italiane però non sono sembrate particolarmente stimolate dall’idea di dare una possibilità ad Abou. Tra dicembre e gennaio la SPAL ha provato a trovargli una sistemazione in prestito in serie C, ma senza alcun successo. Lo aveva sottolineato proprio Tarantino in occasione di una conferenza stampa datata 18 gennaio.

Abou ha sofferto molto in questi mesi, anche perché gioca in una posizione in cui abbiamo giocatori importanti come Viviani ed Esposito. L’obiettivo è provare a capire se c’è l’opportunità di mandarlo in prestito in una realtà in cui può comprendere più rapidamente il calcio italiano e fare un’esperienza significativa. Se non troveremo una soluzione saremo contenti di continuare il lavoro con lui a Ferrara, anche se l’opzione migliore sarebbe trovare una collocazione nella quale possa competere da protagonista

Al tempo stesso il centrocampista non è riuscito a trovare alcun tipo di spazio né con Clotet né con Venturato, tanto da essere convocato con la prima squadra in una sola occasione (SPAL-Perugia del 1 novembre). In compenso dall’interno dell’ambiente biancazzurro viene descritto come un professionista molto serio, oltre che un ragazzo educato e divertente. Ora avrà una manciata di partite (7) per ritrovare le sensazioni del campo, ammesso che il Tsarsko Selo Sofia decida di schierarlo in una coda di campionato che rischia seriamente di concludersi con una retrocessione.

La giovane squadra bulgara, fondata solo nel 2015, ha collezionato appena 11 punti in 19 partite ed è reduce da una striscia negativa di tre sconfitte. L’ultima delle quali contro il Botev Plovdiv, squadra nella quale peraltro milita Pa Konate, vecchia conoscenza biancazzurra. Di recente il Tsarsko Selo Sofia ha fatto notizia anche per molteplici ingaggi di calciatori italiani o con esperienze nei nostri campionati. L’allenatore stesso, assunto a fine gennaio, è l’italiano Andrea Sassarini.



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