foto Filippo Rubin
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Non c’è solo quello di Luca Mora (1988) tra i contratti in scadenza della SPAL al termine di questa annata sportiva. Se da un lato appare chiaro come il centrocampista verrà lasciato libero dopo il prossimo 30 giugno, dall’altro è acclarato come nel corso delle prossime settimane la dirigenza debba prendere delle decisioni definitive anche per quanto riguarda Alberto Pomini (1981) e Giuseppe Rossi (1987).

LINK: La situazione dei contratti della SPAL al termine della stagione 2021/2022

Allo stato attuale si può parlare di orientamenti generali, nel senso che la situazione può inevitabilmente cambiare a fronte di variabili di diverso tipo. Gli indizi però sembrano puntare verso una conferma per il portiere, malgrado una carta di identità che segna la bellezza di 41 anni. Ma d’altra parte a Pomini sarebbe chiesto di fare da terzo portiere, oltre da riferimento per lo spogliatoio. Un ruolo nel quale è stato particolarmente apprezzato da compagni e dirigenti nell’ultima stagione. Sul piatto c’è poi una conoscenza che viene da lontano con l’attuale direttore Fabio Lupo: i due hanno lavorato assieme anche a Palermo (2017/2018) e Venezia (2019/2020), in entrambi i casi in serie B.

Attorno al 35enne Rossi ci sono invece i consueti punti interrogativi legati alle condizioni fisiche. Il campione italo-americano si è lesionato il ginocchio sinistro lo scorso 25 aprile a Brescia e da allora sulle sue condizioni sono trapelate pochissime notizie. Una di queste l’ha fornita direttamente Joe Tacopina il 6 maggio, all’interno di un suo lungo intervento a The Italian Football Podcast: “Non si tratta di qualcosa di grave, perché si è lesionato il menisco e non i legamenti del ginocchio, e potrebbe ricominciare ad allenarsi a inizio luglio quando ci sarà la preparazione. Sarà soprattutto Giuseppe a dover decidere: personalmente penso voglia continuare”. 

Da allora Rossi è tornato negli Stati Uniti e si è fatto sentire sui social network soprattutto grazie al suo account Twitter, sul quale ha pubblicato commenti sui playoff di NHL (hockey) e NBA (basket), ma anche sugli epiloghi di Premier League inglese e serie A, con tanto di complimenti al Milan. La SPAL, soprattutto su impulso di Tacopina, suo grande ammiratore, vorrebbe attenderlo per il tempo necessario a una valutazione durante il ritiro precampionato, ma molto dipenderà da due elementi fondamentali. Il primo: le condizioni generali di Rossi, non solo fisiche, ma anche in termini di motivazioni. Il centravanti ha sempre ribadito di vedere lontana la fine della sua carriera da giocatore e non c’è motivo di credere che l’ennesimo infortunio abbia modificato più di tanto la sua visione delle cose. Ma sarà comunque un aspetto da verificare con la giusta calma.

Il secondo parametro è di carattere generale e riguarda le mosse che Fabio Lupo intende fare nel reparto d’attacco, senz’altro il più bisognoso di interventi. Sotto contratto al momento ci sono solo Finotto (1992, fino al 2023) e D’Orazio (2000, fino al 2024), per cui è possibile che i ragionamenti sulla collocazione di Rossi possano essere parzialmente subordinati al raggiungimento di obiettivi di primaria importanza per il gioco di Roberto Venturato.



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