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Bisogna senz’altro riconoscere a Fabio Lupo l’abilità di muoversi fuori radar. Con una mossa che è inizialmente sfuggita anche a pesi massimi del mercato come Di Marzio e Pedullà, il direttore tecnico della SPAL ha chiuso con un blitz la trattativa che riporterà Gabriele Moncini (1996) a Ferrara, seppure a titolo temporaneo. Un’operazione che non preclude totalmente l’arrivo dell’obiettivo numero uno La Mantia (1991), ma che sicuramente cambia un po’ il quadro dei movimenti nel reparto avanzato.

Il primo a dare conto di questo inatteso sviluppo è stato Alessandro Sovrani di Telestense nelle prime ore di giovedì. Da lì a poco sono arrivate le conferme e l’ulteriore suggello dei giornalisti di fama nazionale.

“Confermate per oggi le visite mediche e la firma di Moncini con la SPAL. Obbligo di riscatto in caso di promozione in serie A o se realizzerà almeno 15 gol“. – Gianluca Di Marzio

Alfredo Pedullà ha aggiunto ulteriori dettagli: “Moncini aveva dato la sua priorità a Castori (allenatore del Perugia, ndr) e per questo motivo aveva detto no a Bari e Modena. Ma ieri sera il pressing della SPAL, l’offerta più alta e il dietrofront di Moncini che ha deciso di andare a Ferrara dopo un continuo confronto con Venturato. Il Benevento, che aveva una trattativa in stato avanzato con il Bari prima che Moncini virasse su Perugia, ha preso atto della svolta Ferrara, trattativa ai dettagli. Il Perugia ora cercherà di riallacciare i contatti con la Cremonese per Gondo“.

Il rapporto tra Moncini e Venturato risale alla stagione 2018/2019: l’attaccante andò al Cittadella in prestito proprio dalla SPAL e contribuì a portare i granata in finale playoff (persa contro l’Hellas Verona) con la bellezza di 15 gol in 22 partite. In quella squadra c’erano anche Mattia Finotto e Davide Diaw. Il primo è già in biancazzurro, il secondo rimane uno dei profili che Lupo sta valutando per aggiungere un altro elemento nel settore offensivo.

La cessione di Moncini al Benevento nel gennaio 2020 fece discutere, soprattutto perché la SPAL non reinvestì in maniera propriamente brillante i proventi dell’affare, stimati tra i 2,5 e i 3,5 milioni di euro. All’epoca il centravanti toscano era una seconda scelta nell’organico di mister Semplici in serie A. La sua esperienza con i sanniti ha riservato moderate soddisfazioni: 4 gol nel semestre che portò l’allora squadra di Filippo Inzaghi in serie A; 1 (in Coppa Italia) nella stagione successiva al piano superiore e infine 8 (di cui 6 in campionato) nell’annata 2021/2022.

Resta ora da capire come l’ingaggio di Moncini orienterà le altre operazioni. Come detto, l’intenzione di portare a Ferrara Andrea La Mantia rimane ancora valida. Lo ha ribadito per primo il presidente Joe Tacopina dal ritiro di Mezzana. Ormai è assodato come la SPAL abbia già da tempo l’accordo col calciatore, ma non riesce a convincere l’Empoli ad abbassare le pretese, a maggior ragione viste le lusinghe di altri club come Venezia, Bari e Reggina.

Una delle variabili dell’equazione si chiama Federico Di Francesco (1994). Se Lupo riuscirà a trovare un acquirente credibile per l’attaccante, allora avrà le risorse a disposizione per accontentare l’Empoli, oppure andare su un’alternativa dotata di caratteristiche comparabili a quelle di La Mantia. Per ora una delle società che hanno espresso interesse è il Lecce, ma dai salentini non è ancora arrivata una proposta considerata congrua al valore di mercato di DiFra. Per questo la SPAL attende, pur consapevole che il tempo in questo caso è un nemico. E non è da escludere che in assenza di un’offerta adeguata Di Francesco sia destinato a rimanere a disposizione di Venturato, pur con un contratto da 600mila euro a stagione in scadenza a giugno 2023.



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