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Alla terza sconfitta consecutiva in campionato e con un mister De Rossi apparso decisamente preoccupato nell’immediato post-partita, ai microfoni della sala stampa si è presentato il direttore dell’area tecnica Fabio Lupo per cercare di far sentire la presenza della società in una situazione sempre più delicata. Queste le risposte del direttore ai diversi interrogativi che tifosi e giornalisti si pongono alla luce degli ultimi risultati e delle ultime prestazioni.

ORGANICO – “In un momento delicato come questo parlare di mercato mi sembra onestamente inopportuno, anche se rimango convinto che l’organico non vada stravolto, bensì rivisto in modo adeguato. Soprattutto andando a ritoccare la squadra in quelle posizioni ritenute chiave dall’allenatore sulla base di quello che si sta vedendo in queste partite e di quello che vedremo nelle prossime. Ho visto tantissime volte succedere che le ultime partite prima di una sessione stravolgessero un po’ quelle che erano ritenute priorità di mercato. Quindi direi di aspettare, rimanere attenti e lucidi: non ci tiriamo indietro se ci sarà da fare qualcosa, senza però farsi condizionare dal momento. Le cose vanno valutate in maniera serena, perché questo organico prima dell’inizio del campionato era stato valutato sulla carta uno dei migliori della categoria. Evidentemente qualche problema c’è stato, non possiamo nasconderlo, però nemmeno possiamo buttare alle ortiche tutto quanto, pur in un momento non particolarmente positivo“.

PROBLEMI – “I problemi, a mio modo di vedere, sono in questo momento legati anche alla ricerca di un’identità tattica che ci consenta di avere i giusti equilibri sia nella fase difensiva sia in quella offensiva. Inizialmente sembravamo aver superato questi problemi, per poi ricaderci nelle ultime giornate. Oggi ho ritrovato una squadra che, pur negli aspetti negativi che nella prestazione ci sono stati, ha dato segnali positivi almeno sul piano del carattere perché una squadra che ha oggettivamente lottato fino alla fine. Anche dopo l’1-3, dopo cui la maggior parte delle squadre sarebbe corsa negli spogliatoi, invece i ragazzi hanno dimostrato di avere qualcosa dentro. Bisogna trovare l’equilibrio complessivo da qui alla fine del girone d’andata, questo sicuramente. Ma come ho detto, in una partita come quella di oggi non butto via tutto: voglio vedere questa voglia di ripartire vista dopo i gol subiti oggi e poi dopo le prossime cinque partite ci siederemo a parlare di cosa si potrà fare per migliorare ulteriormente l’organico anche in rapporto alle esigenze dell’allenatore“.

RENDIMENTO DEI NUOVI – “Non sono solito a valutazioni di rendimento individuale, sono sempre per le valutazioni su un piano complessivo. Ritengo che questo organico stia dando meno di quello che avrebbe potuto dare per quelli che sono i valori di questi calciatori e di quello che si è visto nei precedenti campionati. Non individuerei dei colpevoli particolari, il primo colpevole sono io che ho creduto in questa squadra, ma io continuo a crederci. D’altra parte non voglio nemmeno assumermi tutte le responsabilità: non perché non voglia assumermele, ma perché in momenti come questo ritengo che ognuno di noi, da me al più giovane dei calciatori, debba arrivare alla conclusione di dover fare quel qualcosa in più che serve per uscire da momenti come questo. Se facciamo un’analisi serena della prestazione di oggi penso che si possa ripartire da alcune delle cose che si sono viste, con molta autocritica. Ero molto più preoccupato dopo la prestazione di Brescia che secondo me me è stata un po’ inconsistente: oggi invece ho visto una squadra che nei primi venti minuti avrebbe potuto essere avanti di tre gol e che dopo una situazione drammatica come l’1-3 si è ributtata in avanti per provare a riprendere la partita. Dall’altra parte non abbiamo trovato il secondo gol e per questo, nonostante la sconfitta, ritengo che si debba analizzare la prestazione ed essere bravi a ripartire“.

DE ROSSI – “La scelta del nuovo allenatore è stata fatta nell’ottica delle capacità sotto il profilo tecnico-tattico, della comunicazione e sotto diversi altri aspetti. Secondo me la sua mano si vede e si sente: paradossalmente in certi momenti c’è stato un momento di eccessiva responsabilizzazione dei giocatori che magari non si sentivano all’altezza di un così grande nome. Credo che tutti quanti in questo momento dobbiamo capire che in serie B si può essere brutti, sporchi e cattivi: oggi per la prima volta ho visto un segnale di questo tipo e se entreremo in quest’ottica torneremo a fare risultati. In ogni caso l’allenatore non è assolutamente in discussione“.



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