foto Filippo Rubin
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Il conflitto mediatico tra Joe Tacopina e Mario Giuffredi – il procuratore di Salvatore Esposito (ma anche di Maistro) – non accenna a placarsi. Dopo le dichiarazioni non lusinghiere del presidente su Esposito e la pronta replica dell’agente, che aveva definito quella con l’avvocato statunitense “la trattativa più squallida della mia carriera”, è arrivata la contro-risposta dello stesso numero uno biancazzurro.

Tacopina, evidentemente colpito dalle parole del procuratore, ha usato Tuttomercatoweb per rispondere con quella che si spera possa essere effettivamente l’ultima stoccata della vicenda.

“Mi sento in dovere di rispondere alle parole offensive di Giuffredi. In tredici anni non ho mai avuto problemi con nessun agente; mi avevano parlato male di Giuffredi e ora capisco perché. Questo clown non dovrebbe insegnarmi a dire la verità perché su Esposito ha detto bugie. Un calciatore, anche se squalificato, deve comunque essere presente con la squadra, soprattutto se è il capitano, titolo di cui è stato sottratto dal mister De Rossi dopo l’accaduto”.

“La mia richiesta è sempre stata di quattro milioni di euro. Mi dispiace se Giuffredi pensava di poter fare un affare per il suo cliente ad un prezzo inferiore, ma quello che dico intendo, a differenza di questa persona. E alla fine ho ricevuto i quattro milioni chiesti. Si chiama trattativa. La gente mi ha detto che non avrei mai ottenuto questi soldi per Esposito perché non avevamo offerte per lui in estate. Bene, abbiamo i nostri quattro milioni”.

“(Giuffredi, ndr) mi aveva suggerito di studiare insieme una strategia di mercato per risolvere il problema legato alla percentuale da riconoscere all’Inter, a tal proposito chiudo dicendo che ha ragione lui: tutti sanno chi è Joe Tacopina e chi è Mario Giuffredi”.



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