foto Cristiano Pedriali
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Filippo Puletto ha aspettato a lungo, l’equivalente di un’intera stagione, ma alla fine ce l’ha fatta: il suo esordio in serie B al “Barbera” di Palermo allunga una striscia positiva debuttanti usciti dal settore giovanile aperta nell’ormai lontano 2017 e consolidata dal 2021 a oggi.

I 19 minuti che Oddo gli ha concesso nella 36^ giornata sono al tempo stesso un punto d’arrivo e uno di partenza. Perché a diciannove anni (li ha compiuti il 1 maggio) il futuro è tutto da scrivere, ma il suo nome era già abbastanza noto al pubblico spallino e qualche addetto ai lavori aveva caldeggiato un suo coinvolgimento in prima squadra già nei mesi precedenti. A differenza del compagno di squadra Contiliano, passato in un anno dalla U18 ai senior, Puletto aveva fatto il passaggio intermedio del ritiro precampionato con la formazione allora guidata da Roberto Venturato.

Parravicini e Puletto al Barbera – foto Lo Preiato

L’ex tecnico aveva infatti incluso l’attaccante nella lista dei convocati per il soggiorno a Mezzana in Val di Sole al pari di altri nel giro della Primavera (Breit, Abati, Nador, Saiani, Boccia). Durante il periodo pre-stagionale si era messo in mostra venendo impiegato spesso come mezzala nel 4312 di Venturato, peraltro andando a segno tre volte nelle amichevoli con TNT Monte Peller (14-0), Bassa Anaunia (8-0) e Real Vicenza (8-0). Anche in virtù di queste conferme arrivate a Mezzana, ad agosto 2022 aveva firmato il primo contratto da professionista con i colori biancazzurri.

La stima nei suoi confronti da parte di Venturato fu poi confermata con le panchine in occasione di SPAL-Cagliari 1-0 e Bari-SPAL 2-2, e ancor prima con le parole dello stesso allenatore al termine dell’amichevole con la Cremonese di luglio 2022: “Puletto e Saiani sono dei ragazzi che hanno delle qualità importanti, sono molti giovani. Hanno vissuto delle esperienze sicuramente fondamentali nel ritiro. Verranno tenuti in considerazione perché hanno capacità e qualità. La SPAL è una realtà dove anche i giovani devono avere le loro possibilità e se saranno bravi e cresceranno avranno anche loro spazio […]. Il settore giovanile della SPAL ha lavorato in questi anni molto bene quindi bisogna riconoscere anche il lavoro che c’è stato dietro e cercare di trovare spazi dove questi ragazzi possano essere inseriti in un contesto importante come il campionato di serie B“.

foto Elisa Anastasi

Cresciuto nel settore giovanile del Cesena, Puletto è arrivato a Ferrara nel 2018 dopo il fallimento del club romagnolo assieme ad altri compagni tra cui Fiori, Roda e Campagna (per citarne alcuni). Nella ricca annata dei 2004 della SPAL si afferma come uno dei giocatori potenzialmente più validi in tutte le categorie (U15, U16 ed U17): con doti tecniche già superiori alla media, veniva impiegato principalmente come regista davanti alla difesa anche per via di una crescita fisica ancora da ultimare.

Nel successivo biennio (U18 e U19, 2021-2023) amplia la sua gamma di ruoli e viene impiegato come vero e proprio jolly offensivo da mister Pedriali prima e mister Grieco poi, senza dimenticare anche la grande considerazione che avevano di lui sia Piccareta sia Mandelli in Primavera. Nell’annata 2021-2022 viene impiegato inizialmente come mediano, poi come mezzala ed infine come trequartista o attaccante-falso nove.

Proprio l’analisi tattica è ciò che più colpisce di un giocatore come Puletto: nasce infatti come mezzala, ma nel corso della sua breve carriera viene impiegato in tutti i ruoli dal centrocampo in su. Nella cavalcata trionfale dell’Under 18 dello scorso anno ha giocato tutto l’anno proprio come falso nove, ruolo in cui è stato impiegato anche all’inizio di quest’anno in Primavera 2 salvo poi essere dirottato sulla fascia sinistra in una attacco a tre o in una trequarti sempre a tre, a sostegno di una punta più dotata fisicamente.

Il suo ruolo naturale è forse quello di trequartista nei due dietro alla punta, ma anche di mezzala: questa sua duttilità può essere letta come un’arma a doppio taglio per il classe 2004, essendo un punto favorevole per il collocamento in campo e per la facile adattabilità ad ogni schieramento, ma forse anche ciò che ne ha un po’ rallentato la crescita personale in campo. Nonostante ciò, lo sviluppo dal punto di vista fisico e la maturazione nell’intelligenza tattica possono indirizzarne la carriera in questa fase iniziale, soprattutto se si considera che le principali perplessità riguardavano proprio la struttura. Un po’ lo stesso discorso che veniva fatto per Contiliano, che in meno di due mesi ha già smentito tutti gli scettici imponendosi in serie B, pur con comprensibili difficoltà.

foto Roberto Manderioli

Per quanto riguarda la tecnica è un giocatore dalle indiscusse qualità, probabilmente tra gli elementi con il repertorio tra i più raffinati dell’intero settore giovanile biancazzurro. A giudizio di chi lo osserva quotidianamente si parla di materiale da serie B se non di più, ma non è il caso di correre troppo con le aspettative. Anche nelle leadership Puletto ha dimostrato progressi significativi negli ultimi mesi: sotto la guida di mister Vito Grieco è migliorato molto anche in personalità e nella presenza all’interno del gruppo e dello spogliatoio. Nell’ambiente di via Copparo viene descritto come un ragazzo sensibile e certamente determinato, maturato molto soprattutto nell’ultimo biennio in cui è stato sempre più protagonista.

A livello statistico ha accumulato numeri molto interessanti tra Under 17 e Under 19: nell’ultimo anno, tra Primavera 1 e Under 18, ha collezionato 34 presenze accompagnate da 10 assist e ben 22 gol, alcuni dei quali da calcio da fermo. Si è rivelato infatti un ottimo specialista sui calci di rigore, come dimostra il cucchiaio messo a segno nella semifinale scudetto Under 18 contro la Roma poco meno di un anno fa, nell’1-0 che è valso poi la finale ai ragazzi di Pedriali. Quest’anno nel campionato di Primavera 2 ha raccolto 11 gol e 5 assist in 27 presenze. La sua grande rilevanza all’interno del gruppo dei 2004 e gli obiettivi importanti del settore giovanile tra lo scorso anno e quello in corso sono certamente due fattori che ne hanno fatto ritardare l’esordio tra i grandi.

Di lui aveva parlato bene anche De Rossi alla sua prima conferenza prepartita alla vigilia della trasferta di Cittadella, indicandolo come uno dei giocatori più validi e più tenuti in considerazione seppur non facilmente aggregabile (come poi è effettivamente stato) per svariati motivi, non ultima la profondità eccessiva della rosa. Così parlava l’ex romanista a proposito dei giovani: “Voglio vedere tutti i ragazzi della Primavera anche se è ovvio che Saiani e Puletto mi sono balzati all’occhio. anche perché la società me li ha presentati come già pronti. Per ora, siccome sono in una fase in cui voglio conoscere bene tutti gli elementi della rosa, Filippo (Puletto) l’ho rimandato giù in Primavera perché non voglio fargli perdere né condizione né attrito con la gara, e gli fa bene allenarsi senza rischiare di rimanere fuori durante i nostri allenamenti […]”.

Anche Cristian Serpini, ex allenatore di Puletto nell’Under 17 biancazzurra e attualmente senza panchina dopo l’esonero dello scorso novembre a Ravenna in serie D, parlava così l’estate scorsa nell’analisi dello scudetto Under 18: “La SPAL ha in casa un possibile capitale. Contiliano e Puletto sono due giocatori di grandissimo potenziale”. Parole oggi più che mai confermate dai fatti.



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