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La SPAL chiude il suo campionato espugnando l’Arena Garibaldi di Pisa, per quella che è una vittoria che serve solo a far sfumare i sogni playoff dei nerazzurri. I ferraresi chiudono al penultimo posto una stagione davvero negativa sotto ogni punt di vita.

VOTO DI SQUADRA: 6 – Con la retrocessione già sancita non era scontato andare a Pisa e giocare una partita con questa serietà. La SPAL non ha fatto nulla di eccezionale, ma ha sofferto poco e sfruttato al meglio le occasioni contro un avversario che probabilmente ha approcciato la partita pensando sarebbe stata molto più semplice.

POMINI 6 – Preferito ad un Alfonso teoricamente limitato dall’infortunio della giornata precedente, si guadagna la pagnotta mostrandosi molto sicuro e sfoderando anche un paio di interventi degni di nota nel primo tempo sul colpo di testa di Matteo Tramoni e nel secondo sul tiro di Beruatto.

FIORDALISO ng – La sua partita dura appena dodici minuti prima di doversi arrendere per un problema fisico (dal 12’ p.t. DICKMANN 5,5 – Entra e sbaglia i primi palloni che gli capitano tra i piedi, poi si mette dietro e si preoccupa principalmente di difendere)

VARNIER 6 – Partita praticamente perfetta fino all’azione dell’1-2 nella quale legge in ritardo l’inserimento di Tramoni. Rimarrà il dubbio di come sarebbe andata con lui a pieno regime dal punto di vista fisico per tutta la stagione (dal 28’ s.t. ARENA 6 – Molto concentrato, non sbaglia praticamente nulla).

MECCARIELLO 6,5 – Un’altra prestazione di grande solidità, impresa non semplice in una stagione costellata da tanta difficoltà. Giusto che fosse lui a chiudere con la fascia di capitano al braccio.

DALLE MURA 6,5 – Sempre molto attento in marcatura e pulito nel giocare il pallone col suo sinistro.

CELIA 6,5 – Senza un avversario diretto da tenere d’occhio ne approfitta per farsi vedere di più in avanti e proprio su una sortita offensiva a fine primo tempo trova il quarto gol stagionale con un bel diagonale che non lascia scampo a Nicolas (dal 28’ s.t. FETFATZIDIS 5,5 – Si piazza largo a destra senza incidere).

TUNJOV 5 – Inizia con un controllo di grande eleganza in mezzo al campo, poi come al solito gioca una partita molto timida anche quando si tratta di concludere verso la porta (dal 13’ s.t. ZANELLATO 5,5 – Entra e inizialmente si nota solo per le palle perse e i falli commessi, facendosi anche ammonire. Nel finale impegna Nicolas dalla distanza).

MURGIA 5,5 – Tiene la posizione e prova a dirigere il traffico in mezzo al campo, ma perde più palloni di quanto sia lecito aspettarsi in quel ruolo.

MAISTRO 5,5 – Si nota solo per il pallone telecomandato che mette sulla testa di Rabbi. Per il resto gioca una partita in pantofole.

MONCINI 6,5 – La prestazione non è stata delle migliori, ma per l’apertura con cui innesca il vantaggio di Celia e per il rigore calciato con grande freddezza la sufficienza ampia gli va riconosciuta. Per lui sono nove in campionato e il triste primato di miglior marcatore spallino.

RABBI 6,5 – Di fatto il migliore in campo. Gioca in verticale rispetto a Moncini e sulla trequarti ha lo spazio per partire palla al piede puntando la difesa avversaria. Sfiora il gol di testa su calcio d’angolo colpendo la traversa, poi provoca il rigore del 2-0 e costringe Caracciolo a prendersi un giallo per fermarlo. Esce per i postumi del contatto col difensore toscano (dal 13’ s.t. RAUTI 5,5 – Più di mezz’ora in campo in cui si vede solo per un tiro a giro negli ultimi minuti).

ODDO 6 – Merita la sufficienza perché i suo giocano comunque una partita seria pur essendo già retrocessi. Per quanto riguarda le scelte non è che avesse molte alternative, ma come anticipato alla vigilia ha privilegiato inizialmente chi ultimamente gli aveva dato più garanzie dal punto di vista mentale.



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