foto Filippo Rubin
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La bella vittoria contro il Rimini ha contribuito a far dimenticare immediatamente lo scivolone casalingo con la Torres e ora la SPAL guarda con fiducia alla sette partite conclusive della stagione regolare. La 32^ giornata riserva la visita a un Pontedera che quasi certamente farà i playoff e questo dà la misura del coefficiente di difficoltà della sfida del “Mannucci”. Lo confermano anche le parole di mister Mimmo Di Carlo nella consueta conferenza prepartita.

DISPONIBILI/INDISPONIBILI – Il dubbio maggiore riguardava le condizioni di Ghiringhelli, uscito anzitempo nella gara di domenica dopo aver subito una forte botta al ginocchio. Di Carlo ha rassicurato sulla sua situazione, confermando la sua disponibilità in vista della gara in Toscana. Restano fuori i lungodegenti Arena, Sits, Bertini e Bassoli, con quest’ultimo che prosegue nei tempi previsti il suo percorso di riabilitazione. Il mister ha specificato come il giocatore “Probabilmente lavorerà a parte sia questa settimana sia la prossima. Ancora non può allenarsi con noi e finché sarà così non riesco a dare dei tempi di recupero”. Restano, infine, due dubbi sui quali però il tecnico ex Pordenone non ha voluto approfondire, ma che valuterà prima della partenza.

PONTEDERA – “Sarà una partita ricca di tranelli. Affrontiamo una squadra in salute su un campo sintetico, quindi possiamo dire che sarà un match che si baserà prevalentemente sugli uno contro uno. Bisognerà vincere i duelli individuali. Ci aspetta una bella battaglia contro una squadra tosta e su un campo ostico. Noi ci siamo preparati molto bene a questa battaglia: sappiamo cosa andiamo ad affrontare e andiamo lì con la voglia di ottenere il massimo”.

“Dopo la vittoria con il Rimini, arrivata con un secondo tempo sontuoso, mi aspetto una partita in cui gli uno contro uno saranno determinanti. Loro sono abituati, noi un po’ meno. Il Pontedera è una squadra che ti viene addosso e ti segue per tutto il campo. Abbiamo dei giocatori di qualità che possono reggere questo confronto, ma come dico sempre: se stai fermo i duelli individuali non verranno mai, dunque bisogna correre. In più bisogna tenere conto della qualità degli altri. A me viene l’esempio di Ianesi: magari nessuno lo conosce, ma per il Pontedera è un giocatore fortissimo e che corre tantissimo. Per questo dobbiamo essere bravi in questo: abbiamo la qualità che può venire fuori solo a parità di corsa. Dobbiamo essere bravi a giocare di qualità, muoverci senza dare punti di riferimento e sfruttare le nostre abilità giocando con un ritmo alto. Serve la convinzione di andare a Pontedera per fare punti. Io vedo la squadra convinta e per questo mi sento fiducioso”.

PROGRESSI – “Siamo alla ricerca della continuità, di uno spirito di squadra elevato e di una voglia di tirarsi fuori da questa situazione in classifica. Tuttora se guardiamo dietro siamo a due punti dalla zona playout. Il nostro obiettivo è staccare chi è dietro. Dobbiamo andare avanti con la consapevolezza di essere una squadra che sta bene, lotta, ci crede e che non abbassa la testa nei momenti di difficoltà. Questo è lo spirito che voglio dalla squadra. Solo se restiamo tutti insieme si possono raggiungere gli obiettivi prefissati”.

Accetto quando un mio giocatore sbaglia un passaggio oppure un gol, ma non accetto che si sbagli sull’atteggiamento, specialmente quando sei alla SPAL. Per me è importantissimo creare uno spirito di squadra insieme ai tifosi e alla nostra proprietà. La squadra deve identificarsi in qualcosa e noi dobbiamo farlo con ciò che ho appena detto. Avere uno spirito di squadra alto e un atteggiamento di coesione per me è la prima cosa da raggiungere, quindi su questo non transigo con nessuno. Abbiamo visto che con le difficoltà che abbiamo avuto siamo finiti col dare dei vantaggi alle altre squadre. Oggi il gruppo sta bene e sa che deve scendere in campo per lottare e ottenere punti da ogni partita”.

TURNOVER – “Il cambiamento ci sarà, ma sicuramente sarà positivo. La squadra sta tutta bene, tranne qualche elemento su cui faremo delle valutazioni. Chiaramente non dirò chi sono, ma chi scenderà il campo farà il massimo per ottenere più punti possibili”.

ANTENUCCI – “Mirco come tutta la squadra si è ritrovato in fiducia con poche indicazioni e con uno spirito di rivalsa. La situazione era davvero difficile e nessuno la voleva accettare. L’allenatore, insieme alla società, ha cercato di dare degli input che sia Mirco sia la squadra sono stati bravi a cogliere. Ora questa strada non dobbiamo assolutamente perderla. Per il resto sappiamo bene che è un giocatore di qualità superiore per la serie C, ma anche lui ha bisogno di stare bene e giocare di squadra”.

MAISTRO – “Ho visto un qualcosa di diverso in tutta la squadra, non per forza in lui in particolare. Nel suo caso mi è piaciuto il suo atteggiamento di ‘sporcarsi’: è entrato in scivolata e ha recuperato palloni fino in area di rigore, cosa che spesso non ha fatto in questi mesi. Mi fa piacere perché significa che il messaggio dell’allenatore è passato e vorrei passasse anche ai tifosi. Ci dice che tutti quanti devono andare forte e sacrificarsi per la squadra così da poter raggiungere gli obiettivi. Questa è una caratteristica della SPAL: non molliamo mai. L’allenatore deve essere bravo a dare fiducia alla squadra quando sta bene, ma deve anche suonare il campanellino d’allarme ricordando che per vincere le partite bisogna allenarsi bene. La partita la vinci nell’allenamento, non la domenica. Durante queste settimane gli allenamenti mi dicono che la squadra sta bene ed è in fiducia”.

TACOPINA – “Il momento è positivo, dunque la vicinanza del presidente è altrettanto positiva, perché porta una buona energia. La sua vicinanza, come quella della società, ci fa piacere, ma io me l’aspetto anche dai tifosi e dalla stampa. Per arrivare agli obiettivi finali bisogna rimanere coesi e viaggiare sulla stessa linea di pensiero. In questo momento tutti sono allineati e dunque stiamo cercando di fornire delle belle prestazioni per rendere contenti tutti”.

PLAYOFF – “Dall’interno questa cosa si vive in maniera normale. Sappiamo che non bisogna assolutamente staccare la spina, perché il primo obiettivo fondamentale è la salvezza. Non dobbiamo finire ai playout, perché sono un terno a lotto piuttosto negativo: a volte puoi incontrare una squadra maggiormente in forma che ti potrebbe causare qualche problema. Gli obiettivi primari sono la salvezza e fare punti, dunque prima conquistiamo i punti necessari per salvarci e poi vedremo se ci sarà la possibilità di raggiungere altro. Solo due punti ci separano dai playout: se avessimo avuto sei punti di distacco dalla zona calda avrei sicuramente parlato in maniera diversa. Quella di Pontedera sarà una partita importante, così come le ultime sette che ci rimangono. Bisogna rimanere sul pezzo, testa bassa e pedalare”. 

IGLIO E SILIGARDI – “Su di loro faccio un discorso generale. Se si guardano gli allenamenti si può vedere come entrambi i giocatori stiano bene, ma vale per tutta la squadra. Quando loro avranno il loro spazio, sono sicuro che ci aiuteranno moltissimo e che faranno la loro partita. È chiaro che sono due giocatori diversi: Luca è un giocatore più tecnico, mentre Giuseppe è un profilo più muscolare, quindi a seconda di cosa ci può servire tatticamente vedrò chi impiegare”.

 

IPOTESI DI FORMAZIONE (442): Galeotti; Ghiringhelli (Bruscagin), Peda, Valentini, Tripaldelli; Rao (Maistro), Carraro, Buchel (Contiliao), Dalmonte; Antenucci, Petrovic.



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