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La presenza di Walter Mattioli, ex presidente della SPAL (2013-2021), alla festa della Curva Ovest aveva inevitabilmente creato molte aspettative dopo la serie di eventi che ha portato l’attuale società biancazzurra all’esclusione dal professionismo.

L’accoglienza di certo è stata quella che ci si poteva aspettare, con tanta gente accorsa per ascoltare e acclamare uno degli artefici del recente periodo d’oro della SPAL, a maggior ragione visti i rapporti fin da subito pessimi tra lui e Tacopina al momento del passaggio di proprietà dell’estate 2021. Da parte sua Mattioli non ha voluto fare proclami roboanti, ma si è concentrato di più sui temi concreti di questa fase di profonda incertezza. Tanto che il suo intervento è durato poco meno di un quarto d’ora.

Dopo essersi detto colpito e addolorato dagli avvenimenti degli ultimi giorni, Mattioli ha raccontato di essere stato immediatamente interpellato da numerose persone intenzionate a saperne di più su quanto stava accadendo e al tempo stesso chiedergli di tornare in prima linea per dare un futuro alla maglia biancazzurra. L’ex presidente ha confermato di essere a disposizione alla luce della sua esperienza e dei suoi tanti contatti nel mondo del calcio professionistico. Mattioli ha detto di aver già parlato col sindaco Alan Fabbri, anche solo per fare da tramite con le istituzioni calcistiche per favorire una transizione agevole verso la prossima SPAL. A maggior ragione perché a suo dire già diversi soggetti si sono messi in moto per avviare il processo di ricostruzione.

Mattioli però ha anche messo in guardia tutti sugli ostacoli che attendono l’amministrazione e chiunque vorrà fare parte della nuova SPAL. Perché Tacopina non sembra affatto intenzionato ad accettare la sconfitta e farà di tutto per prolungare la vita dell’attuale società e quindi tenersi stretti nome e marchio societario, imponendo alla società che verrà di adottare un nome alternativo. Non solo: l’ex presidente ha anche sottolineato che a causa di questa ostinazione dell’attuale proprietario potrebbe essere complicato rimettere a disposizione stadio e centro sportivo per il prossimo campionato. Mattioli però non ha voluto aggiungere ulteriori dettagli su questo aspetto cruciale.

Ovviamente c’è stato ampio spazio anche per la speranza di un domani migliore. Mattioli ha ammesso che la discesa nei dilettanti sarà dolorosa e alcune partite difficili, ma che con unità di intenti tra città, istituzioni e sponsor la risalita può essere anche rapida. Un ruolo cruciale, ha sottolineato, dovranno averlo i giovani del territorio – molti dei quali si ritroveranno liberi dopo l’esperienza nel settore giovanile. La spinta di un pubblico straordinario farà il resto.

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