Le richieste che la Curva Ovest aveva espresso alla dirigenza della nuova SPAL lo scorso 21 settembre attraverso un lungo comunicato sono rimaste lettera morta. La scadenza del giorno 30 fissata dagli ultras è trascorsa senza che arrivassero novità sostanziali né dal mercato né sul fronte della trasparenza societaria.
Gli esponenti del tifo organizzato avevano chiesto l’ingaggio di due attaccanti in grado di fare la differenza per garantire alla SPAL di poter vincere il campionato di Eccellenza senza sofferenze e al tempo stesso espresso un bisogno di maggiore chiarezza sulle figure chiave del progetto argentino e sulle loro mosse future.
Il testo del comunicato del 21 settembre comprendeva questo passaggio: “[…] alla luce dei risultati sportivi di questa primissima parte di stagione, visto che qui di pazienza, soprattutto in questa categoria, non ce n’è, e visto che questa società sembra fare orecchie da mercante, ENTRO IL 30 SETTEMBRE, DATA DELLA FINE DEL MERCATO, PRETENDIAMO TRE COSE SEMPLICI E PRECISE. PRIMO: che questa società si presenti pubblicamente alla città, illustrando l’organigramma completo, i programmi e i piani di investimento futuri. Perché un conto sono la riservatezza e la cultura del lavoro e un conto è l’arroganza di pensare di poter arrivare in una nuova città e poter fare tutto il cazzo che si vuole senza rendere conto a nessuno. SECONDO: che si ingaggi immediatamente un CENTRAVANTI FORTISSIMO. TERZO: che si ingaggi immediatamente UN CENTRAVANTI FORTE per dare il cambio al precedente“.
L’organigramma pubblicamente disponibile sul sito ufficiale dell’Ars et Labor è rimasto immutato da agosto e curiosamente non riporta la carica del presidente. Alla stampa locale è stato detto in un paio di occasioni che ci sarebbero state novità nel mese di ottobre, ma senza che venissero forniti ulteriori dettagli al riguardo.
Formalmente il presidente della SSDARL Ars et Labor Ferrara (così è registrata alla FIGC con matricola 964189) è Juan Martin Molinari, così come lo stesso uomo d’affari argentino è amministratore unico della società fondata a luglio, pur condividendo al 50% le quote con il connazionale Andres Adolfo Marengo.
Sul piano del progetto sportivo invece è ormai cosa nota la differenza di vedute tra il direttore sportivo Antenucci e la proprietà sulla necessità di ingaggiare un altro centravanti da mettere a disposizione dell’allenatore Stefano Di Benedetto. Ma per quanto Antenucci negli ultimi dieci giorni abbia continuato a lavorare su possibili profili in grado di dare un contributo non si registrano grandi movimenti all’orizzonte.
La curva aveva segnato come linea di demarcazione la data del 30 settembre in quanto corrispondeva con quella dei trasferimenti di giocatori tra diverse società dilettantistiche. Teoricamente entro quella data la SPAL avrebbe potuto prelevare un giocatore dalla serie D o da qualunque altra categoria dilettantistica per rinforzare l’attacco, mentre ora potrebbe ricorrere esclusivamente agli svincolati.
Sempre dal comunicato del 21 settembre: “AVETE PRESO LA S.P.A.L., LA S.P.A.L., CAZZO! E SIAMO IN ECCELLENZA! AVETE L’OBBLIGO DI ASFALTARE TUTTI E VINCERE IL CAMPIONATO A GENNAIO e non ce ne frega una minchia se è complicato, se il tempo è stato poco, lo sapevate nel momento in cui avete consegnato la busta in Comune. A questo proposito: ricordatevi che avete preso degli impegni precisi e si ricordi l’amministrazione che su quegli impegni deve vigilare e fare da garante. Cosa ripetuta più volte anche durante l’era Tacopina. Adesso basta, non ripeteremo più le cose e non seguiranno altri comunicati. CI VEDIAMO ALLO STADIO – Curva Ovest Ferrara”.
La curva per ora non ha fatto ulteriori comunicazioni al riguardo, ma con due partite all’orizzonte (mercoledì in coppa Italia e sabato in campionato), seppure in trasferta, potrebbe mandare un messaggio attraverso cori e striscioni. Questo è accaduto anche lo scorso sabato con uno striscione esposto durante SPAL-Comacchiese che recitava: “Il 30 si avvicinaa… ag vol na punta“.