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La sconfitta della SPAL sul campo del Cittadella ha chiuso una serie positiva che era arrivata a sei vittorie consecutive in campionato, ma ha anche evidenziato che l’approccio da trasferta presenta ancora qualche limite.

Peraltro quella del 12 dicembre 2020 è stata anche la prima sconfitta del club biancazzurro in una gara di campionato allo stadio “Tombolato”: gli 8 precedenti tra serie B, C1 e C2 avevano riservato 4 vittorie e 4 pareggi. A livello assoluto un successo dei granata era già arrivato nella Coppa Italia di Lega Pro 2015/2016.

Il gol di Proia al 66′ di Cittadella-SPAL ha chiuso un periodo di imperforabilità che durava da addirittura 592 minuti. Il conto comprende: i 46 minuti di SPAL-Vicenza dopo il gol di Giacomelli, i 98 di Reggio Calabria, i due 97 consecutivi dei successi contro Salernitana e Pescara, i 94 di Chiavari e i 94 di SPAL-Pisa.

Al “Tombolato” i biancazzurri hanno subito 7 tiri nello specchio della porta. Nelle cinque partite precedenti erano stati complessivamente 15. La SPAL comunque rimane una delle difese meno battute del campionato (10 gol al passivo). Per ora hanno fatto meglio solo Monza e Chievo con 9, anche se i veneti devono ancora recuperare una partita.

L’attacco biancazzurro è rimasto a secco per la seconda volta in stagione: l’unico altro precedente risaliva alla prima giornata (25 settembre), quando a Monza finì 0-0. Nonostante i 9 tiri complessivi (di cui 3 in porta), l’indicatore degli expected goals si è attestato al minimo stagionale (0.36). Si tratta della peggior prestazione stagionale ex aequo con quella di Reggio Calabria, solo che in quella occasione la SPAL riuscì ad andare a segno con Castro.

Per la prima volta in stagione la SPAL è andata in svantaggio senza riuscire a raddrizzare il risultato. Gli altri due precedenti (Pordenone e Vicenza) avevano visto la squadra di Marino agguantare il pareggio o addirittura ribaltare il punteggio.

Quella di Cittadella è stata la peggior prestazione in stagione per quanto concerne la precisione dei passaggi: Esposito e compagni ne hanno tentati 429 (in linea con i 423 di media registrati finora), ma ne hanno completati solo il 73,6%. La SPAL era arrivata all’appuntamento con una media che sfiorava l’85%, scesa ora all’82,7%.

Sembra esserci un trend in crescita del ricorso al lancio lungo: contro il Pisa i biancazzurri avevano fatto registrare il record stagionale (55), prontamente ritoccato nell’ultimo turno (61). Il tasso di successo al “Tombolato” è stato del 39,3%.

La partita di sabato ha fatto segnare il record stagionale di palle perse (152), ma anche quello delle recuperate (96), segno che la grande imprecisione è stata compensata comunque da una prova generosa sotto il profilo dell’impegno.

Per la prima volta in stagione la SPAL non ha conquistato un singolo calcio d’angolo. Un problema per una squadra abile a colpire su situazioni di palla ferma e che in media ne colleziona 5 a partita. L’ultima volta in cui era stato fatto registrare un dato del genere era il 26 luglio 2020 in occasione di SPAL-Torino 1-1.



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