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Che si succedano tre allenatori durante la stessa stagione è un fenomeno abbastanza raro in generale e in particolare lo è in casa SPAL, ma è accaduto e la classifica è lì a testimoniare quanto siano state problematiche le implicazioni dell’instabilità dell’area tecnica nella stagione 2022/2023.

Con 30 partite giocate (8 con Venturato, 16 con De Rossi, 6 con Oddo) vale la pena confrontare l’effetto che tutti questi cambiamenti hanno avuto su minutaggio e rendimento dei giocatori a disposizione, giusto per capire chi ci ha guadagnato e chi no.

Portieri (anzi, portiere)
Almeno in porta non c’è mai stato alcun dubbio: Alfonso è stato insindacabilmente il portiere titolare durante tutte e tre le gestioni, saltando solo una partita (contro il Frosinone) per infortunio. Alfonso è anche l’unico giocatore della rosa ad avere una media voto sufficiente con tutti e tre gli allenatori (6.38 RV – 6.06 DDR – 6.37 MO).

Difensori centrali
Qui le preferenze dei vari allenatori iniziano ad essere più evidenti e l’unica certezza che mette d’accordo tutti si chiama Meccariello, il giocatore del reparto che ha il maggiore minutaggio con tutti e tre i tecnici (616 minuti con RV, 1.283 con DDR e 540 con MO).
Venturato ha mostrato una maggiore propensione ad affiancargli Arena (351′) e Dalle Mura (245′), lasciando (forzatamente) le briciole al malconcio Varnier (118′) ed a Peda (88′). Nonostante ciò, se guardiamo alla media delle pagelle il migliore della gestione risulta proprio Varnier (media 6.31), davanti allo stesso Meccariello (6.01). Come a dire: fosse stato in grado di rimanere integro, l’ex Cittadella avrebbe senz’altro dato una grossa mano.

Con De Rossi e con il passaggio alla difesa a tre Peda è paradossalmente passato da (pen)ultima ruota del carro a essere sia il secondo centrale più utilizzato (1.245’) che quello con la media voto più alta (6.11), appena un centesimo sopra a Meccariello (6.10), ancora medaglia d’argento, e un decimo a Varnier (6.00). Considerato il buon minutaggio che l’allenatore romano ha concesso a Dalle Mura (1.022′), a farne le spese è stato soprattutto Arena, che durante la permanenza di DDR è sceso in campo soltanto due volte, per un totale di 56 minuti e un 4.92 di media voto. Varnier, indisponibile per le prime sette partite dell’era De Rossi, è poi entrato nella rotazione del mister, senza però riuscire a diventare un titolare inamovibile (delle sei volte in cui è sceso in campo, per un totale di 367′ minuti, solo in quattro di esse ha giocato titolare).

Oddo, rimettendo la difesa a quattro, ha rimesso fuori gioco Peda (70 minuti e media 5.07, la più bassa tra i difensori durante la sua gestione) e fatto ritrovare il campo ad Arena (470 minuti). Con lui l’ex centrale del Monopoli ha giocato più di Dalle Mura e Varnier messi insieme (154′ e 111′, rispettivamente). Nessun difensore durante la gestione Oddo raggiunge la media del 6 in pagella: chi si avvicina di più è sempre il solito Varnier, con 5.93.

foto Filippo Rubin … Matteo Arena è stato il secondo difensore centrale più utilizzato sia da Venturato che da Oddo. Con De Rossi ha visto il campo per soli 56 minuti.

Terzini e/o esterni
A destra la prima scelta è sempre stata Dickmann (653′ con RV, 1.190′ con DDR e 509’ con MO). Fiordaliso e Almici hanno sostanzialmente fatto da alternative d’emergenza. In termini di minutaggio tutti e tre i mister ne hanno concesso di più a Fiordaliso, ma nell’unica gara saltata da Dickmann (per squalifica) a destra ha giocato Tunjov. Nonostante un minutaggio da leader e tre gol segnati (tutti con DDR), Dickmann non ha mai raggiunto la sufficienza piena, raggiungendo picchi negativi durante la gestione di Oddo (5.92 RV – 5.99 DDR – 5.48 MO).

A sinistra c’è stata più competizione: con Venturato il minutaggio è stato leggermente superiore per Tripaldelli rispetto a Celia (377′ a 358′), così come con Oddo quello dell’ex Cagliari è arrivato ad essere quasi il doppio (319′ a 176′). Per De Rossi, invece, non c’è stata storia: Celia in campo per 939 minuti contro i 591 concessi a Tripaldelli. Se guardiamo alle medie, possiamo dire che i due giocatori si sono sostanzialmente equivalsi (con RV 5.94 Tripaldelli vs 5.66 Celia, con DDR 5.96 vs 6.07, con Oddo 5.83 vs 5.30), anche se con Oddo Tripaldelli sta iniziando a distanziare il collega (+0.5 di media), almeno nei giudizi della stampa.

Centrocampisti difensivi e mezzali
I due centrocampisti nettamente preferiti da Venturato sono stati Esposito (630′) e Zanellato (562′), con Proia (388′) e Valzania (342′) a contendersi la terza maglia da titolare dietro al trequartista. Più attardato invece Murgia (114′), partito dal primo minuto soltanto in un’occasione. De Rossi a centrocampo ha solo parzialmente confermato queste gerarchie: Esposito, finché è rimasto, è stato il centrocampista più utilizzato (861′) dopo Valzania (862′), quasi sempre mandato in campo dal tecnico romano anche per via della sua duttilità tattica. Il mercato di gennaio ha comportato la crescita del minutaggio di Prati (da 10′ con RV a 448′ con DDR) e Murgia (644′), mentre sono scesi quelli di Zanellato (581′, in termini relativi alle partite giocate dalla squadra il minutaggio è calato) e soprattutto di Proia (230’), arrivato addirittura a dover abbandonare Ferrara nella finestra invernale.

Con Oddo il ridimensionamento del parco centrocampisti (dovuto a cessioni e infortuni) ha costretto l’allenatore a fare di necessità virtù: primo per minutaggio Prati (391′), seguito da Zanellato (339′), a cui il mister pescarese ha ridato piena fiducia. Meno stima rispetto al predecessore è invece stata concessa a Murgia (212′), mentre il minutaggio di Valzania (135′), schierato due volte su due titolare da Oddo, è stato inevitabilmente bloccato dal suo grave infortunio.

Se guardiamo alla media voti, i centrocampisti sono stati complessivamente quelli giudicati con maggiore severità dalla stampa locale e nazionale. L’unico centrocampista capace di avere la sufficienza sia durante la gestione Venturato che De Rossi è stato Esposito (6.52 e 6.13) mentre tutti gli altri sopraccitati, durante il periodo dei primi due allenatori, sono sotto il 6.
Quelli che hanno avuto una media più alta con Venturato sono Proia (5.70 vs 5.26), Murgia (5.96 vs 5.74) e Zanellato (5.74, 5.40) mentre il solo Valzania è andato meglio (leggermente) con De Rossi (5.70 vs 5.62). Con Oddo i giudizi non sono cambiati più di tanto: Prati è l’unico con una media sufficiente (6.08), Murgia è ulteriormente calato (5.64) mentre Zanellato è rimasto insufficientemente stabile (5.42).

foto Filippo Rubin … Matteo Prati (nella foto), completamente snobbato da Venturato (10 minuti complessivi) è stato rilanciato da De Rossi fino a diventare il centrocampista con la media voto più alta durante la gestione Oddo.

Centrocampisti offensivi/esterni d’attacco
Se Venturato ha avuto a disposizione soltanto Maistro come trequartista puro, è altrettanto vero che l’ex allenatore del Cittadella non lo ha fatto poi giocare così tanto, concedendogli 327 minuti di gioco. Colpa soprattutto di una condizione fisica non eccezionale: il giocatore polesano ha saltato buona parte della preparazione estiva a causa di un intervento chirurgico al naso e ha dovuto fare i conti con una miriade di problemini fisici. Quando il polesano non ha giocato è stato sostituito da Zanellato, Tunjov e Rabbi. Maistro ha avuto più occasioni di giocare dopo il primo avvicendamento in panchina, tanto che il suo minutaggio (750′) risulta il terzo più alto tra i centrocampisti utilizzati da De Rossi. Con Oddo la storia non è cambiata: Maistro ha giocato più dei due acquisti di gennaio (310 minuti, contro i 212′ di Nainggolan e i 279′ di Fetfatzidis) e la sua media è progressivamente scesa (6.11, 5.72, 5.68).

Discorso complicato per Tunjov, soprattutto nel suo inquadramento tattico: l’estone è stato impiegato poco da Venturato (108 minuti), mediamente da De Rossi (257′, comunque più di Proia) e abbastanza da Oddo (146′), tenendo anche lui una media voto insufficiente e abbastanza lineare (5.71 – 5.65 – 5.42).
Nainggolan e Fetfatzidis sono arrivati per le ultime partite della gestione De Rossi e il loro campione di incontri non è sufficiente per fare paragoni: la media del Ninja con DDR era più alta (6.25 vs 5.83) mentre per il greco è pressoché la medesima (5.83 vs 5.89).

Attaccanti
Se ci si focalizza esclusivamente al minutaggio concesso non c’è spazio per le discussioni, perché tutti e tre gli allenatori hanno puntato principalmente sul duo La MantiaMoncini (rispettivamente 648′ e 487′ con RV, 800′ e 908′ con DDR, 392′ e 227′ con MO). Se Venturato non ha minimamente considerato Rauti (21 minuti), l’allenatore aveva due seconde scelte ben chiare: Finotto (241 minuti) e Rabbi (238 minuti).
De Rossi ha aumentato il minutaggio del bolognese (442′) e anche quello di Rauti (239′), togliendo totalmente Finotto dalle rotazioni (118′), fino alla sua cessione al Cosenza.

Il dato più curioso sulla gestione DDR riguarda però la gestione di ALM: il giocatore ha giocato praticamente il doppio del tempo di Rabbi senza però mai segnare (nella porta giusta, almeno). Rabbi ha fatto un solo gol, peraltro rocambolesco (a Parma), ma ciò gli ha permesso di diventare il titolare della maglia numero nove nel finale di gestione del tecnico romano. Oddo al momento, non ha mai dato chance a terza e quarta punta, anche per via di un sistema che si sta dirigendo verso l’uso di un solo centravanti. Rauti e Rabbi hanno infatti giocato 51 e 48 minuti, poco meno del nuovo arrivato Rossi, a quota 56′. Più che all’effettivo minutaggio, con gli attaccanti è però curioso analizzare le medie voto: durante la gestione Venturato tutti e cinque gli attaccanti erano sufficienti o comunque molto vicini alla sufficienza (Rauti 6.37, La Mantia 6.27, Rabbi 6.13, Finotto 5.84, Moncini, 5.76); con De Rossi il giudizio più alto è stato quello di Moncini (5.89), con tutti gli altri sotto il 5.80 e La Mantia fanalino di coda con 5.49. La sua media non è minimamente cambiata con Oddo, nonostante il ritorno al gol (5.51), mentre quelle di Moncini e Rauti sono letteralmente sprofondate (5.26 e 5.11). Il miglior attaccante della gestione del tecnico abruzzese risulta Rabbi, con 5.78.

foto Filippo Rubin Andrea La Mantia (nella foto) ha segnato sia con Venturato (4 gol) sia con Oddo mentre con De Rossi è rimasto a secco per l’intera gestione (sedici partite) nonostante sia stato il secondo attaccante per minutaggio dell’allenatore romano.

Podio finale:

  • I tre giocatori (di movimento) più usati da Venturato (8 partite): La Mantia (684′), Dickmann (653′), Esposito (630′).
  • I tre giocatori (di movimento) più usati da De Rossi (16 partite): Meccariello (1.283′), Peda (1.245′), Dickmann (1.190′).
  • I tre giocatori (di movimento) più usati da Oddo (6 partite): Meccariello (540′), Dickmann (509′), Arena (470′).
  • I tre giocatori con la media più alta con Venturato: Esposito (6.52), Alfonso (6.38), Rauti (6.37 *una pagella sola), Varnier (6.31).
  • I tre giocatori con la media più alta con De Rossi: Nainggolan (6.25), Esposito (6.13), Peda (6.11).
  • I tre giocatori con la media più alta con Oddo: Alfonso (6.37), Prati (6.08), Varnier (5.93).


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