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È stato un ragazzo cresciuto proprio nella periferia di Roma a mettere la firma sul secondo capitolo di uno storico tris di vittorie con squadre laziali. Il colpo di testa con cui Francesco Vicari ha risolto l’ultimo confronto tra SPAL e Frosinone, nel marzo 2019, è infatti valso tre punti in quella che sulla carta era (quasi) obbligatoriamente la partita da vincere per restare in serie A.

Tra la memorabile vittoria sulla Roma (prima vittoria contro una big nell’era Colombarini) e l’altrettanto autentico successo sulla Lazio. È stato il primo gol in serie A per il classe 1994, che con la SPAL ne avrebbe segnato soltanto un altro (due mesi dopo contro il Milan), ma in compenso a breve supererà quota 150 presenze con la maglia biancazzurra.

“Era senza dubbio la partita più importante del campionato. Siamo riusciti a portare a casa i tre punti e abbiamo lottato fino all’ultimo minuto da vera squadra”.

Francesco Vicari, intervista post gara

Un gol che di fatto condannò, pur non aritmeticamente, i gialloblù alla discesa in serie B, mentre aumentò in modo consistente la consapevolezza in casa SPAL che anche la seconda salvezza consecutiva nella massima serie fosse un traguardo possibile.

IL TABELLINO
Frosinone – SPAL 0-1 (p.t. 0-1)
Marcatori: 13’ p.t. Vicari (S)
Frosinone (3-5-2): Sportiello; Brighenti, Salamon, Ariaudo (dal 33′ s.t. Dionisi); Ghiglione (dal 13′ s.t. Ciano), Paganini, Viviani (dal 29′ p.t. Sammarco), Valzania, Beghetto; Pinamonti, Ciofani. All. Baroni.
SPAL (3-5-2): Viviano; Cionek, Vicari, Bonifazi; Lazzari, Kurtic (dal 26′ s.t. Valoti), Missiroli, Murgia (dal 11′ s.t. Schiattarella), Fares; Antenucci, Petagna (dal 41′ s.t. Felipe). All. Semplici.
Arbitro: sig. Di Bello di Brindisi.
L’articolo originale de LoSpallino.com

Il successo con la Roma, anche se aveva ridato fiducia a una squadra che da inizio febbraio aveva raccolto due punti in sei partite, non servì a schiodare la SPAL dalle retrovie. La squadra di Semplici si trovava a +2 sul Bologna terz’ultimo con dieci partite rimaste da giocare. Tra queste, alcuni pesantissimi scontri diretti, con Empoli, Udinese e appunto Frosinone, oltre alla sfida contro il fanalino di coda Chievo. Il Frosinone invece aveva un piede in serie B e la sfida contro la SPAL rappresentava l’ultima concreta possibilità di riaprire il discorso-salvezza. La squadra di Baroni arrivava da due sconfitte pesanti con Torino ed Empoli e si trovava a nove punti dalla SPAL. Un momento negativo, che aveva gettato nello sconforto tutto l’ambiente.

Semplici non cambiò niente rispetto all’ultima giornata mentre il suo concittadino Baroni, che aveva sostituito Moreno Longo poco prima di Natale, mandò in campo quattro ex biancazzurri: Andrea Beghetto, Paolo Ghiglione, Bartosz Salamon e Federico Viviani, questi ultimi prestati dopo la prima stagione di A in cui avevano collezionato rispettivamente ventidue e ventinove presenze. Fu un pomeriggio storico anche per Mirco Antenucci, che raggiunse quota 100 presenze con la maglia della SPAL, un traguardo che l’attaccante molisano non è riuscito a ripetere con nessun’altra società.

La partita, in un caldo pomeriggio di fine marzo, fu di quelle da cuore in gola fino alla fine. Vicari dopo neanche un quarto d’ora fu lesto a tagliare sul primo palo e girare alle spalle di Sportiello un cross dalla bandierina di Kurtic. Poi ci mise del suo Viviano, con un paio di interventi importanti, e anche un po’ di fortuna. I tifosi spallini sobbalzarono al palo colpito da Sammarco (a portiere battuto) e alla clamorosa traversa da pochi metri di Ciofani. Rischiò di segnare il gol dell’ex anche Salamon, con una mezza rovesciata terminata alta. Ma alla fine stavolta il tabellino sorrise ai biancazzurri.

Peraltro quello scontro diretto, tanto teso quanto poco spettacolare, irritò il presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi, che definì Frosinone-SPALun anticipo di serie B“.

“Lasciatemi dire… ieri ho visto Frosinone-SPAL e mi sembrava un anticipo di serie B dell’anno scorso come qualità di gioco. Se andiamo a vedere l’Empoli che fa certe prestazioni con l’Inter, con la Juve e con la Roma e non fa risultato…”

Alla fine in B ci andò proprio l’Empoli di Corsi, che venne sonoramente sconfitto a domicilio dai biancazzurri un mese e mezzo dopo (2-4) per poi chiudere il campionato a quota 38.

Empoli a parte, quel Frosinone-SPAL resta anche la prima e unica vittoria per la SPAL contro i ciociari. L’ultimo atto di una contesa nata solo nel 2016, quando al vecchio stadio “Matusa” le due squadre si affrontarono per la prima volta nella storia. Durante la stagione di Serie B i ciociari allenati da Pasquale Marino vinsero entrambi gli scontri diretti (2-1; 0-2) prima di vedere sfumare la promozione in serie A nonostante gli stessi punti del Verona (74) e i nove di vantaggio sul Perugia quarto (con dieci, sarebbero saliti senza playoff). Andò meglio l’anno dopo e quando le due squadre si riaffrontarono nel massimo campionato, a fine ottobre 2018, il Frosinone di Longo prese a pallonate la squadra di Semplici con un pesante 0-3 poco prima che la sua panchina saltasse. Ma alla fine, è bastato quel lungo abbraccio sotto i propri tifosi (oltre quattrocento) per dimenticare tutto.



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