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Sabato al Paolo Mazza i tifosi della SPAL potrebbero vedere ben tre ex biancazzurri scendere in campo contemporaneamente con la maglia del Bari: Mirco Antenucci, Francesco Vicari e Sebastiano Esposito. Due di loro hanno anche indossato (e non per poco) la fascia di capitano.

Certo, a livello numerico non sarà nulla rispetto ai potenziali cinque ex che potrebbe schierare il Como il prossimo 18 febbraio (il portiere Alfred Gomis, appena arrivato dal Rennes, i centrocampisti Arrigoni, Bellemo e Da Riva e l’attaccante Cerri) ma per quello che è stato il loro percorso in biancazzurro Antenucci e Vicari non possono rappresentare due ex a cui riservare indifferenza, nel bene e nel male. Per entrambi sarà la prima volta da avversari al Paolo Mazza alla presenza del pubblico (Ante passò a settembre 2020, con le restrizioni ancora attive) e quindi viene spontaneo immaginare qualche scenario, non necessariamente serio.

SCENARIO 1 – Applausi e gratitudine
Sia Antenucci sia Vicari vengono accolti da applausi e tutto sommato per la loro esperienza biancazzurra sul campo se li meriterebbero anche. Entrambi sono stati protagonisti della scalata dalla serie B alla serie A e delle due salvezze consecutive con mister Semplici. Antenucci con 109 presenze e 36 reti è l’ottavo marcatore di tutti i tempi della SPAL e il secondo ancora in attività dopo Rachid Arma. Vicari, nonostante l’addio abbastanza amaro e gli ultimi mesi oltremodo difficili, soprattutto nel rapporto col pubblico, ha comunque giocato 191 partite con i colori biancazzurri, entrando nella top 10 della storia del club e arrivando a pochissima distanza dal circolo esclusivo delle 200 presenze che include appena 8 nomi. Che il pubblico possa in fondo perdonare sei mesi difficili in onore dei grandi momenti vissuti insieme? Le chiacchiere che si sentono in città alla vigilia dicono di sì.

Per la cronaca, diversi ex sono stati accolti dal Mazza tra gli applausi, nonostante fossero passati quasi vent’anni dall’ultimo incontro, come nel caso di Sergio Pellissier, nel giorno di SPAL-Chievo 0-0). Gli ultimi giocatori in ordine temporale a ricevere un caloroso abbraccio dalla Curva Ovest sono stati Pasquale Schiattarella, nel recente SPAL-Benevento 1-2, e Tommaso Silvestri al termine di SPAL-Modena 2-3: non caso elementi importanti della fantastica SPAL 2016/2017.

archivio Filippo Rubin

SCENARIO 2 – Fischi e/o indifferenza, soprattutto per uno
Attenzione! Superare le 100 presenze e aver partecipato a storiche imprese non basta per rimanere stabilmente nel cuore dei tifosi. Citofonare Manuel Lazzari per informazioni. Nonostante le 215 presenze in maglia biancazzurra e i sette anni a Ferrara sempre da protagonista, al suo ritorno al Mazza con la maglia della Lazio l’esterno di Valdagno ha ricevuto più fischi e indifferenza che solidarietà. Non si può dire che Lazzari abbia chiuso la sua esperienza ferrarese risparmiandosi, come testimonia il finale della sua ultima stagione, ma l’assenza dell’ultimo minuto alla  festa della Curva 2019 e un episodio un po’ controverso in occasione di un Lazio-SPAL hanno raffreddato moltissimo l’atteggiamento del pubblico. E in fondo il salto dalla provincia alla grande squadra c’entra niente. Quando al Mazza tornò da avversario Alex Meret con la maglia del Napoli, la reazione fu ben diversa. Con Vicari l’addio è stato più turbolento, col difensore beccato platealmente nel corso delle ultime uscite stagionali. Con Antenucci la separazione è stata invece più complicata da decifrare, con il giocatore che in un’intervista del 2020 aveva espresso la volontà di voler rimanere a Ferrara in presenza di condizioni diverse.

SCENARIO 3 – Il giovane Esposito si prende la sua vendetta
Universi paralleli: Vicari non viene accolto nel migliore dei modi, ma Sebastiano Esposito è convinto di meritarsi molti più fischi del compagno e si mette in testa di segnare sotto la Ovest. Scenario improbabile? In realtà è già capitato. 15 febbraio 2022: la SPAL ospita la Reggina e per la prima volta in presenza di pubblico torna da avversario Thiago Cionek, uno che con la SPAL ha giocato 78 partite in Serie A. Il comportamento in campo del difensore durante la sfida non è dei più corretti e infatti viene preso di mira più volte dal pubblico. Tipica situazione nella quale il centrale brasiliano si esalta. Tumminello, dal canto suo, non ci sta a non essere lui l’ex di secondo piano della serata e dopo un’esperienza a Ferrara caratterizzata da 5 presenze, 109 minuti e un contributo a mancare i playoff, decide di segnare al Paolo Mazza da avversario. Il suo gol vale l’1-1 che poi diventerà 1-3 al 90°. Per la cronaca, quello resta il suo ultimo gol all’attivo e lo segna a distanza di un anno e mezzo da quello precedente. Le statistiche del giovane Esposito con la SPAL, per quanto poco entusiasmanti, sono leggermente migliori, con 1 gol in 13 presenze (677′ minuti) e relativa esultanza discutibile. Se ne andò a metà stagione con la convinzione di essere stato accantonato ingiustamente da Pasquale Marino. Se poi ci mettiamo che il suo fratello maggiore recentemente è stato aspramente criticato per tempi e modi del suo passaggio allo Spezia…

archivio Filippo Rubin

SCENARIO 4 – Antenucci a sangue freddo
Antenucci, che già ha colpito la SPAL nel match di andata senza tra l’altro riuscire a trattenere un po’ di commozione, segna anche al Paolo Mazza. Risulta complicato fare un bilancio vittorie/sconfitte contro tutti gli ex che sono tornati a Ferrara, ma possiamo dire che un eventuale gol di Ante7 non sarebbe il primo di un ex alla SPAL. Nei tre anni di serie A non è mai capitato che una vecchia conoscenza biancazzurra segnasse al Paolo Mazza, ma effettivamente i calciatori passati per Ferrara negli anni della C e della prima B e poi approdati in serie A con altre squadre si contano sulla punta delle dita. Dal ritorno in B (2020/2021) invece ce ne sono stati soltanto tre: Ceccaroni (SPAL- Venezia 1-1, porte chiuse), Strefezza con una doppietta (SPAL-Lecce 1-3) e appunto iò già citato Tumminello (SPAL-Reggina 1-3) anche se l’attribuzione di quel gol non è del tutto chiara.

archivio Filippo Rubin

SCENARIO 5 – Vicari si fa perdonare con un autogol
Da Pa Konate a La Mantia abbiamo visto diversi autogol nella porta sotto la Curva Ovest. Nessuno però potrà uguagliare i numeri dello sfortunato Vicari. Il centrale romano ha involontariamente regalato momenti di gioia ai tifosi di Inter, Roma, Bologna e Milan. Farsi autogol con la maglia del Bari potrebbe causargli qualche antipatia con i suoi attuali sostenitori, ma l’ultimo gol di Vicari al Mazza, nella porta giusta, risale addirittura a maggio 2019 (SPAL-Milan 2-3), tra l’altro su assist di Murgia. Infilare Frattali potrebbe valergli qualche sorriso in più. Anche sotto la Est andrebbe ugualmente bene.

CURIOSITÀ FINALE
Nell’ultimo anno solare due squadre si sono presentate al Paolo Mazza con tre ex in campo contemporaneamente: Cremonese (20 marzo 2022) e Palermo (11 dicembre 2022) e si può dire che almeno cinque dei sei giocatori siano stati accolti dal pubblico con una certa indifferenza. I grigiorossi, che di lì a pochi giorni avrebbero festeggiato la serie A, andarono in campo dal primo minuto Castagnetti, Okoli e Sernicola, gli ultimi due alla SPAL nella stagione precedente. Tra i rosanero si sono invece visti Segre, Marco Sala e Vido a partita in corso.



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